Depuratore consortile, Ias prepara il “si” alla Procura: i dettagli dell’intesa raggiunta

Alla scadenza del 15 aprile, anche Ias risponderà positivamente all’impegno di osservare le prescrizioni ambientali dettate dalla Procura di Siracusa. Dopo un tira e molla tra Palermo e Siracusa, trovata un’intesa di massima all’interno del cda di Ias, la società che gestisce il depuratore consortile. Le posizioni non sono unanimi, ci sono alcune sfumature da valutare ma intanto – per evitare il blocco dell’attività – si è riusciti a trovare un punto di incontro al termine di un confronto fiume con la Regione. Permangono alcuni elementi di incertezza che alcuni soci approfondiranno nelle prossime settimane. Ma il “si” alla Procura non è in dubbio. Così ha deliberato alla fine l’ultima assemblea dei soci.
L’accordo può essere sintetizzato in due passaggi. Il consorzio ex Asi, proprietario dell’impianto, si impegna a ripagare ai soci privati le somme che investiranno per ottemperare alle richieste della Procura. E questo avverrà a scadenza della proroga ad Ias (giugno) o non appena si conoscerà il nuovo gestore del depuratore: c’è un bando in corso, anche se gravato di due ricorsi (con prima udienza il 18 aprile). Il secondo punto dell’intesa prevede che al subentro del nuovo gestore, sarà questo nuovo soggetto a farsi carico dell’impegno verso la Procura di Siracusa, materialmente ed economicamente.