Borgata nel degrado, si parte dal divieto di vendita di alcolici di sera: “Off limits” anche i distributori automatici

Un’ordinanza che vieti la vendita di alcolici nelle ore serali, a partire dai distributori automatici h24. Sarà questo, nell’immediato, uno dei provvedimenti che l’amministrazione comunale è pronta ad adottare per arginare il problema della percezione di mancanza di sicurezza alla Borgata. Ieri sera, il consiglio comunale, in seduta  aperta, si è occupato proprio del quartiere Santa Lucia, alla presenza di numerosi residenti, per fare il punto sulle principali criticità e per studiare eventuali soluzioni. Per l’amministrazione comunale, erano presenti gli assessori Edy Bandiera e Sergio Imbrò. L’ordinanza di divieto di vendita e somministrazione di alcolici sarebbe già allo studio per definirne il contenuto. L’orientamento sarebbe quello di anticipare quanto possibile l’orario di inizio dello stop agli alcolici, garantendolo anche per le postazioni automatiche h24 della zona.

Tra le richieste avanzate (in questo caso da Fratelli d’Italia), anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza e l’istituzione di un tavolo tecnico con le forze dell’ordine e tutti gli enti e soggetti che in un modo o nell’altro hanno o possono avere un ruolo in questo contesto. Le segnalazioni di problemi di vivibilità alla Borgata fioccano e non mancano le denunce di cittadini e, ancora più, cittadine che non vivono serenamente il quartiere (leggi l’articolo) .  “Il secondo centro storico di Siracusa merita molto ma molto di più-fa notare il consigliere Paolo Cavallaro-  come tutto il resto della città d’altronde. Fratelli d’Italia ha voluto dare voce ai cittadini, che hanno manifestato paura ad uscire di casa, senso di insicurezza, carenza di illuminazione, sporcizia, barriere architettoniche, scarsa attenzione alle realtà culturali. La Borgata è in mano a soggetti dediti allo spaccio di droga, alla prostituzione, agli schiamazzi accompagnati all’abuso di alcool, alle risse e a tanto altro. Nel frattempo le serrande si abbassano, gli uffici circoscrizionali e la biblioteca chiudono”. Riflettori puntati, poi, in maniera specifica Via Piave, che  dopo la rigenerazione- spiega l’opposizione- sembra un esempio accademico di come non si devono fare le opere pubbliche, tra vizi e brutture diffuse, e inaccettabili barriere architettoniche, mentre Piazza Euripide continua ad allagarsi durante le piogge, senza interventi ai sottoservizi”. Un aspetto specifico riguarderebbe la valorizzazione del patrimonio religioso e culturale della zona e la necessità di avviare iniziative che possano essere ulteriore motivo di promozione. Anche in questo caso la proposta è quella di coinvolgere i soggetti che possono giocare un ruolo di primo piano: dagli enti ecclesiastici, all’assessorato regionale, passando per le associazioni e le imprese. Significherebbe incrementare le iniziative legate alla fruizione e valorizzazione delle catacombe di Santa Lucia, puntare lo sguardo sui resti del Santuario di Demetra e Kore, sul Caravaggio, su via degli Orti, nonché di delocalizzare eventi culturali, sportivi e di intrattenimento, da non limitare- la sollecitazione di FdI-alla sola Ortigia. “Occorre mettere in atto-concludono Cavallaro e Romano- urgenti azioni amministrative per evitare lo spopolamento e la riduzione delle attività commerciali, pensando a incentivi fiscali e ampliamento dei servizi”.