Differenziata, leggeri progressi nel porta a porta unico. Grottasanta per ora maglia nera

Si inizia a registrare qualche lieve progresso nella raccolta differenziata estesa a tutta Siracusa, comprese contrade marinare e case sparse. In diminuzione le segnalazioni di utenze dove oggi non sono stati raccolti i sacchi lasciati in mastelli e carrellati, accanto al numero civico.
Meglio le zone marinare di Grottasanta, ultimo quartiere cittadino a darsi alla differenziata. Qui purtroppo molti condomini sono in forte ritardo nella richiesta e ricezione dei carrellati. Inoltre, l’elevato numero di cassonetti verdi per l’indifferenziato ancora presenti su strada invita qualcuno ad evitare la “fatica” di differenziare.
Proprio per evitarlo, sono stati intensificati i controlli. Attenzione anche alla qualità dell’organico con gli operatori Tekra che, affiancati dagli agenti della Polizia Municipale e dagli ispettori ambientali, ne verificheranno il livello di purezza.
“E’ molto importante fin dai primi giorni rispettare i nuovi calendari e differenziare correttamente i rifiuti. Solo grazie alla collaborazione ed all’impegno di tutti sarà infatti possibile raggiungere gli obiettivi di un servizio sempre migliore e di una crescita continua della percentuale di rifiuti correttamente differenziati”, spiegano dalla società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti a Siracusa.
E’ bene ricordare che i vecchi calendari in servizio fino a fine novembre e divisi per quartiere non sono più in vigore. Bisogna conferire seguendo il nuovo calendario unico che potete anche scaricare qui:

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E chi proprio non vuole rassegnarsi alla differenzia, incorre sempre più frequentemente in multe e sanzione. Le fototrappola presenti sul territorio sono, infatti, ancora in funzione. E nelle ultime ore hanno immortalato le residue peripezie dei “disubbidienti”. Furgoncini carichi con sacchi di spazzatura abbandonati tra via Lazio e via Grottasanta o immortalati tre volte in tre posti diversi, nel giro di pochi minuti, per scaricare lungo la strada sacchi neri (ormai vietati) con all’interno sfalci di potatura.