Alla fine, disco verde per la relazione sul tpl a Siracusa. Il servizio costerà quasi 26mln
Ci sono volute tre sedute, ma alla fine il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato ieri sera la relazione illustrativa sul servizio di trasporto locale. Redatta dal settore Mobilità e trasporti, è propedeutica alla pubblicazione del bando europeo per individuare il soggetto a cui affidare la gestione per i prossimi nove anni. Il documento è passato con 14 sì, 5 no e 4 astensioni (18 si e 5 no sono stati i voti per l’immediata esecutività) al termine di un lungo dibattito iniziato la sera prima, quando poi era mancato il aula il numero legale.
Il nuovo servizio di trasporto pubblico locale costerà all’incirca 2,9 milioni di euro l’anno per una totale di poco più di 26 milioni. I chilometri annuali saranno 1 milione 128 mila 337 con un aumento di circa 118 mila rispetto agli attuali. La proposta dell’amministrazione non è immutabile perché, anche a servizio avviato, si potranno apportare modifiche e anche ampliamenti se ci saranno risorse economiche aggiuntive.
Votata la relazione sul Tpl, il consiglio comunale ha votato all’unanimità altri due provvedimenti: una proposta di regolamento comunale, presentata dal settore Affari istituzionali, per la concessione di contributi agli appartenenti alle forze dell’ordine vittime di attentati; una mozione di Luigi Cavarra a tutela della Carrozza del Senato. La previsione è di installare un impianto deumidificante nella teca che la custodisce la vettura, di effettuare un controllo sulle condizioni del bene dopo l’ultimo restauro e la possibilità di utilizzarla in occasione di manifestazioni civiche e culturali.
Approvata all’unanimità anche la proposta a firma del consigliere Damiano De Simone, con il sostegno del gruppo Forza Italia, che impegna l’amministrazione a garantire il trasporto pubblico locale gratuito per anziani e persone con disabilità. “È fondamentale rimuovere le barriere, anche economiche per chi vive già in condizioni di fragilità, favorendo accessibilità e inclusione”. La proposta si inserisce nel percorso già avviato dal Comune per l’adesione alla Carta Europea della Disabilità.