“Due uomini mi hanno rapinato”, ma era una scusa per coprire la perdita al gioco

Aveva raccontato ai carabinieri di essere rimasto vittima di una rapina. Ma aveva inventato tutto. Non erano stati due misteriosi uomini ad avvicinarlo, minacciarlo e sottrargli il contenuto del suo portafogli. La rapina era un’invenzione per coprire la perdita al gioco di 300 euro.
Ai carabinieri di Noto è bastato poco per verificare che la storia non quadrava e ricostruire quanto realmente accaduto. E per l’operaio netino di 61 anni è scattata la denuncia per simulazione di reato. Il denaro, una volta cambiato in monete, sarebbe stato interamente giocato e perso agli apparecchi elettronici.
Lo scopo della simulazione della rapina – ha spiegato alla fine ai Carabinieri – era quello di non far sapere nulla ai suoi familiari sulla perdita al gioco.