Esclusiva SiracusaOggi.it, parla Nino Restuccia: "la mia verità sulla tragedia di contrada Romanello"

Ha ritrovato la libertà Nino Restuccia. Adesso cerca quella serenità che il torrente Asinaro ha spazzato via, insieme a tre vite: quella della sua nipotina di 7 anni e delle amiche Sandra Tumminieri e Maria Gioielli. Nino Restuccia, accusato di omicidio colposo plurimo, era alla guida della Ypsilon grigia travolta da un’onda di piena nella notte tra sabato 1 e domenica 2 febbraio in contrada Romanello (Noto). Lui, infermiere a Milano, era tornato a Noto per il suo compleanno. Una festa che presto assunto i contorni del dramma.
Un incubo doppio per Restuccia, arrestato poco dopo la tragedia e condotto a Cavadonna. Poi i domiciliari e la libertà infine ritrovata in attesa del processo. Dell’aspetto giudiziario parleremo insieme all’avvocato Paolo Signorello. Intanto, ecco il racconto di Nino Restuccia.