Esclusivo. Il decreto che concede a Catania il porto di Augusta. Prestigiacomo: "le sedi siano autonome"

Ecco il famigerato decreto firmato dal ministro Del Rio con cui si istituisce la sede di Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale, sede a Catania e non Augusta. La speranza era che non fosse stato ancora pubblicato, con margine quindi per un eventuale ripensamento. Niente da fare, il provvedimento c’è.
Nel decreto si cita anche la nota della Regione Siciliana dell’agosto 2016 con cui Crocetta ha chiesto lo spostamento dell’Autorità da Augusta a Catania “in ragione della consolidata realtà portuale di Catania”. Augusta, invece, non avrebbe raggiunto lo sviluppo infrastrutturale e logistico necessario e pertanto, secondo il decreto e la richiesta di Crocetta, potrebbe crescere solo grazie ad una autorità portuale pienamente operativa grazie “alla comprovata funzionalità del porto di Catania e del relativo sistema di collegamenti logistici”.
Stefania Prestigiacomo, parlamentare di Forza Italia, non ci sta. E anticipa la volontà di “mettere in campo ogni azione di protesta”. Con grande realismo, l’ex ministro dell’Ambiente ha compreso che c’è una sola cosa concreta da fare per salvaguardare il porto di Augusta dalle mire catanesi: “chiedere la separazione dell due Autorità, come è stato in passato. Credere che il ministro Del Rio possa tornare sui suoi passi e recedere è impossibile”, spiega la Prestigiacomo.
Da martedì presenterà alla Camera tutta una serie di emendamenti al decreto Mezzogiorno per chiedere che “con legge si modifichi l’accorpamento. Non solo di Augusta con Catania ma anche quello di Messina con Gioia Tauro”, anticipa alla redazione di SiracusaOggi.it la parlamentare forzista.

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