Falsi invalidi, la Procura di Siracusa chiede il rinvio a giudizio di 63 persone

La Procura di Siracusa ha chiesto il rinvio a giudizio di 63 persone, coinvolte nell’inchiesta Povero Ippocrate del febbraio del 2019. Nell’udienza del 7 ottobre il gup deciderà se procedere o meno. L’indagine condotta dai Carabinieri del Nit coordinati dai magistrati aretusei avrebbe svelato un articolato sistema che avrebbe permesso l’erogazione di pensioni di invalidità anche a persone che non ne avrebbero avuto i requisiti.
Nelle carte degli investigatori finiscono diversi episodi, persino un caso di tumore che, in realtà, non c’è. Sarebbero state verbalizzate inesistenti crisi di pianto, un falso invalido che danza davanti al medico compiacente che ride, visite mai eseguite, un medico che attesta la sua presenza in commissione per visite svolte in sua assenza, una finta badante e tutta una serie di consigli e trucchi anche su come vestirsi o presentarsi alle visite. Coinvolti nelle indagini medici di Inps ed Asp ritenuti compiacenti ma anche i falsi invalidi e gli intermediari.
L’indagine, coordinata dal Procuratore di Siracusa Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo, ha preso le mosse da una denuncia di un cittadino.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, corruzione e falso.