Marzamemi. Festival del Cinema, premio Donna di Frontiera a Laura Silvia Battaglia

È andato alla giornalista e documentarista  Laura Silvia Battaglia il premio Donna di Frontiera 2015. Il festival di Marzamemi le ha riconosciuto, questa la motivazione, “la capacità di far emergere con forza e sensibilità una nuova visione del mondo che ricerca verità, coraggio e bellezza. Per essere una scrittrice libera da condizionamenti e promotrice dei diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli”. Il premio è stato consegnato ieri sera, sul palco di piazza Regina Margherita, da Marilina Paternò. “Essere donna di frontiera vuol dire non avere paura dei limiti e delle soglie – ha detto Laura Silvia Battaglia – occorre capire cosa c’è oltre la frontiera e guardare l’altro scambiandosi pezzi di umanità”. Proiettato il quarto film in concorso: Corri ragazzo corri (Laufjungelauf), di Pepe Danquart, Polonia, 2014, nella sala cinematografica all’aperto più a Sud d’Europa dove, per l’Incontro con l’autore, è salito sul palco il fondatore del MidnightSun Festival della Finlandia, Mika Kaurismaki, che ha presentato il suo film Road North. “Un road movie – ha spiegato il regista – e l’idea è nata proprio in Italia. Vivevo a Roma, era il 1986-87, e stavo preparando un film con Nino Manfredi, ebbi allora l’idea di un altro film, sempre con Nino Manfredi. Il titolo del film era Road South, ma poi Manfredi purtroppo morì e il film non si fece. Due anni fa ho tirato fuori l’idea dal cassetto, l’ho adattata ed è diventata Road North. È la storia di un padre e di un figlio che hanno perso i contatti e non si conoscono. Si ritrovano, tornano a essere padre e figlio e diventano amici”.
A “Chiacchiere sotto il fico”, invece,  si è parlato ieri di “Servono (ancora) i festival? Esperienze a confronto: piccoli e grandi festival di cinema nazionali e internazionali”. “I Festival – ha raccontato Thomas Struck, direttore del Kulianarisches Kino della Berlinale – rappresentano un’ottima occasione per incontrare la gente per strada, celebrare la comunione e stare insieme. La parola frontiera è un buon punto di partenza culturale. Senza cultura abbiamo la guerra e la frontiera è al limite tra pace e non pace”. Ha aggiunto Mika Kaurismaki, fondatore del MidnightSun Festival della Finlandia: “Penso che ogni festival, sia grande sia piccolo, rappresenti una buona opportunità per i film che non passano dalla grande distribuzione”. Ha parlato di “rigenerazione” dei festival Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte: “Ogni manifestazione – ha sottolineato – deve restituire conoscenza partendo sempre dal basso, dal popolo, dalla scuola. Ma attenzione, il fare – ha aggiunto – non deve nascere dal potere del denaro ma da quello del cuore. Dobbiamo riprenderci il senso della conoscenza. Il mio consiglio è di trovare un senso, di fare educazione, di essere un faro di luce, di avvicinare soprattutto i ragazzi”. Nel suo intervento, Valerio Fiorespino, direttore delle Risorse umane della Rai, ha detto: “In due anni la Rai ha finanziato 115 film e 70 documentari. A noi i festival servono per portare i nostri film in giro e per cercare di trovare la chiave per farli uscire nelle sale”. Questa sera, per i film in concorso, sarà proiettato Una storia sbagliata di Gianluca Maria Tavarelli, Italia, 2015, alla presenza del regista. A “Chiacchiere sotto il fico”, dalle 18.45, per la rassegna “Cinema-cibo e territorio”, si terrà l’incontro con operatori e associazioni. Presente il parlamentare europeo Michela Giuffrida che presenterà la “Carta di Milano”, Dario Cartabellotta, dirigente dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e Roberto Bruno, sindaco di Pachino. Alle 19.30 sarà invece la volta dell’incontro con il giornalista Lirio Abbate su “Il traffico di esseri umani nelle mani di mafia capitale”.