Floridia. Dieci giorni al ballottaggio, duello a distanza: Scalorino propone a Limoli un patto per la governabilità

A dieci giorni dal ballottaggio, a Floridia ripartono le grandi manovre elettorali. E’ scontro a due, tra l’uscente Orazio Scalorino e Gianni Limoli. Divisi al primo turno da una manciata di voti, (3.468 voti pari al 27.59% per Limoli, 3.452 preferenze pari al 27,46% per Scalorino) si giocheranno il tutto per tutto anche nella partita per le alleanze. Per la verità, da questo punto di vista, il sindaco uscente, Orazio Scalorino, lancia un proposta al suo avversario. Una sorta di patto per la governabilità di Floridia, evitando di creare situazioni che, dal 26 giugno in avanti, rischino di bloccare o complicare la vita amministrativa della comunità floridiana.
La sostanza della proposta è di evitare apparentamenti con le formazioni politiche escluse dal secondo turno. E questo per garantire al sindaco che verrà eletto una maggioranza reale di 10 consiglieri della coalizione che lo ha sostenuto al primo turno, evitando di ingessare il Consiglio con alchimie politiche che produrrebbero solo frammentazione e impossibilità di governo. Altro punto riguarda la presidenza proprio del Consiglio comunale che dovrebbe andare al candidato che uscirà sconfitto dalle urne per garantire una sana attività di indirizzo e controllo dell’attività amministrativa.
Appare difficile che Limoli possa accettare di firmare insieme a Scalorino questo patto per la governabilità. D’altronde, sin dalle prime battute Limoli non ha escluso apparentamenti: “lui vuole restare da solo? Lo faccia pure. Io ho una squadra e non escludo alleanze”.