Floridia. Ieri l'ultimo saluto a Lorena e Nicole. Si indaga per omicidio colposo

Si sono svolti ieri mattina a Floridia i funerali di Lorena La Rosa e della piccola Nicole. Una cerimonia semplice, in Chiesa Madre. Difficile dare voce allo sgomento che ha colto tutta la collettività floridiana alla notizia della tragedia familiare di casa Tinè. Il malore, i soccorsi e le polemiche su presunti ritardi, la corsa in ospedale e il disperato tentativo di salvare la giovane madre e la bimba che stava per nascere. Ci ha provato con il cuore in mano padre Antonino Lo Terzo, usando le parole del Padre Nostro.
Tra i primi banchi, stretto nel suo dolore, a seguire il triste officio c’era anche Daniele Tinè che della 33enne ragusana era il marito. All’uscita, ha voluto portare a spalla la piccola bara, carezzandola e stringendola con una dolcezza che ha spezzato il fiato di tutti i presenti. Madre e figlia saranno sepolte a Ragusa, città natale di Lorena.  “Potete immaginare, è un uomo distrutto”, spiega il legale di Daniele Tinè, l’avvocato Rosario Idà. “Vive un incubo. E’ passato dalla gioia per la nascita di una figlia attesa nove mesi, che quasi sentiva già in braccio, a questo dramma”. In casa tutto era pronto per il lieto evento: il borsone con i tre cambi per Nicole, i vestiti, i giochi.
La cronaca racconta di una prima ambulanza arrivata a Floridia da Canicattini senza medico a bordo. La richiesta di un secondo mezzo, con Lorena agonizzante, attrezzato per le emergenze, da Siracusa. Poi la corsa in ospedale, con la donna pare subito intubata e sottoposta senza sosta a massaggio cardiaco. All’Umberto I sarebbe giunta in condizioni disperate. L’equipe di chirurghi multi specializzata allertata per l’intervento avrebbe provato con ogni mezzo a salvare anzitutto  la figlia che la donna portava in grembo. Poi il drammatico tentativo per la vita di Lorena. Una umanità disarmante in sala operatoria, racconta qualcuno dei presenti. Fino all’epilogo, alla morte e alle lacrime di chi aveva tentato di strapparle alla morte.
Sarà l’inchiesta giudiziaria ad accertare se vi siano responsabilità penali nella vicenda. Sul caso indaga il pm Pagano. Pochissime le indiscrezioni. Il fascicolo aperto ipotizzerebbe la fattispecie di omicidio colposo. Sotto la lente degli investigatori pare siano finite le concitate fasi dei primi soccorsi. Si cerca di fare luce su quell’ora che sarebbe trascorsa dalla prima chiamata al 118 all’arrivo in ospedale. La Procura potrebbe chiedere di acquisire le registrazioni del 118. E intanto si attendono i risultati dell’esame autoptico effettuato nei giorni scorsi. Le condizioni della milza ma soprattutto l’intestino che sarebbe stato trovato in necrosit  potrebbero fornire indicazioni utili per le indagini. Allo studio anche le cartelle cliniche degli esami in gravidanza della donna che la sera precedente il malore  avrebbe fatto una visita ginecologica.