Furto di cavi di rame, la Camera dice si all'inasprimento pene. Amoddio (Pd): "speriamo il Senato sia celere"

“Per contrastare gli innumerevoli casi di furto di rame e di altro materiale elettrico che avvengono su tutto il territorio italiano e che nella nostra provincia raggiungono il loro culmine nell’incresciosa situazione delle gallerie della Siracusa – Catania, la Camera dei Deputati, ha approvato una legge che rende il furto di rame autonoma fattispecie di reato punendolo con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 1.000 a 5.000”. La parlamentare Sofia Amoddio (Pd) presenta così la novità.
“Il furto di rame e di altri metalli, benché diminuito negli ultimi anni, ha delle pesanti conseguenze sull’economia del paese, causando decine di milioni di euro di danni e disservizi nella fornitura di energia elettrica e nelle telecomunicazioni. Tenuto conto che in molti casi il furto di rame è diventato business della criminalità organizzata, si prevede la punibilità espressa con pena detentiva più aspra se il reato è commesso da organizzazioni criminali”.
A Siracusa, purtroppo, è un fenomeno criminale ben noto. “Nel nostro territorio ci sono vere e proprie bande strutturate, dedite a questo tipo di reato. Inutile dire che, senza bicameralismo perfetto, il provvedimento in questione sarebbe già legge dello Stato invece, dovrà andare al Senato, passare dalle commissioni, essere calendarizzato per il voto in aula e se ne verrà cambiata anche solo una virgola, dovrà tornare alla Camera nel solito, estenuante, gioco di rimbalzi”.