Gestione idrica: “Rischia di essere business ai danni dei cittadini: subito risposte”

“Rischia di diventare un business a solo danno dei cittadini la gestione dell’acqua, bene pubblico indispensabile. Urgente un’operazione trasparenza e verità”. La sollecitazione arriva dall’associazione Sinistra Futura, coordinata dall’ex deputato Pippo Zappulla.
“Per noi – la posizione espressa da Sinistra Futura- la battaglia non è legata a quale parte politica deve avere più spazio ma invece che gli enti locali hanno di fatto ceduto la gestione del servizio idrico ai privati esponendo i cittadini al rischio di vedere scaricati aumenti delle tariffe e costi inaccettabili.Nel momento in cui si concretizza, con la firma della convenzione, il passaggio della gestione acqua al nuovo soggetto Aretusacque -prosegue- si impone quindi necessariamente un momento di chiarezza relativamente ai contenuti ed all’ impatto sulla cittadinanza in termini di efficientamento del servizio e temuti aumenti sulle bollette.
Ricordiamo che , nonostante la ripartizione della proprietà veda la parte pubblica detenere il 51%, il soggetto privato è titolare della gestione, in particolare del piano investimenti e della bollettazione.A fronte di un contratto miliardario e con durata trentennale è necessario che il privato, renda ufficialmente espliciti tempi ed ammontare degli investimenti e fornisca assicurazioni che escludano aggravi ai portafogli degli utenti, già abbondantemente stressati da inflazione e mancati adeguamenti al costo della vita.
La componente pubblica, ATI e Comitato di Sorveglianza, ha il dovere di dimostrare con concreti atti pubblici di non essere la parte inutile del carrozzone che si voluto creare attorno alla gestione delle acque, andando anche contro la volontà popolare espressa con il referendum del 2011”.
Sinistra Futura invita le parti interessate a fornire le rassicurazioni ed i chiarimenti richiesti, mantenendo alta l’attenzione in tutte le sedi, “affinché la cittadinanza non debba subire le conseguenze di nuove cattive amministrazione del bene pubblico e nuovi gravami sulle proprie tasche”.