Giornata dei diritti dell’infanzia, marcia a Siracusa. La riflessione: “Diamo ascolto alla loro voce”
Una marcia allegra e colorata ha attraversato questa mattina le vie del centro di Siracusa, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Centinaia di studenti, insegnanti, associazioni e famiglie hanno dato vita a un corteo che ha voluto ricordare quanto sia fondamentale garantire tutele, ascolto e opportunità ai più piccoli. Un momento di festa, grazie alla presenza di mascotte e personaggi amati dai bambini. Ma anche di ncessaria riflessione.
Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico, lancia un allarme tutt’altro che simbolico. Siracusa è una città che sta rapidamente perdendo i suoi bambini. “Senza quasi rendercene conto – spiega – ci stiamo abituando a una realtà in cui ci sono sempre meno piccoli. Ogni anno scompare una classe di prima elementare e non vediamo più bambini giocare nelle piazze o nei cortili. Anche nel 2025 batteremo un nuovo record negativo di nuovi nati”.
Una trasformazione demografica che, secondo Sorbello, ha conseguenze profonde anche sugli adulti. “Viene meno quel naturale senso di cura verso i più indifesi, che nasceva proprio dallo stare a contatto con loro, con le loro fragilità”.
Tra le priorità indicate dall’Osservatorio Civico ecco quindi la necessità di nominare un nuovo Difensore dei Diritti dei bambini, figura istituita dal Consiglio comunale nel 2010 ma oggi vacante. “Una presenza fondamentale – ricorda Sorbello – per vigilare, accompagnare e far crescere la cultura dei diritti dell’infanzia”. Un invito esteso anche all’Asp, affinché presti “sempre maggiore attenzione ai più piccoli”, come sottolineato dalla neuropsichiatra infantile Carmela Tata, segretaria regionale della Sinpia.
Tra i diritti ribaditi in questa giornata c’è quello dell’ascolto, sancito dall’articolo 12 della Convenzione ONU. Come ricorda la docente dell’Università di Parma Francesca Maci, “l’ascolto autentico è quello che dà potere alla voce dei ragazzi e la trasforma in parte viva dei processi decisionali. Altrimenti è retorica”.
Il contributo dei minori non sostituisce la responsabilità degli adulti, ma la rende più consapevole “Chi decide – afferma – deve ricordare che la vita su cui incidono le scelte non è la sua, ma quella del ragazzo o della ragazza”.
Il combinarsi di crisi demografica, mancanza di figure di tutela e scarsa centralità delle politiche per l’infanzia disegna un quadro che allarma gli osservatori. “È importante – conclude Sorbello – ricordarci dei diritti dei bambini. Da loro dipende il futuro della nostra società”.
foto di Michele Pantano