Il giorno dopo il vasto rogo a Tivoli, fumo e cenere tra le case. “E’ stata durissima”
Il giorno dopo il vasto incendio che si è sviluppato in contrada Tivoli, traversa Benali, il panorama della zona è brutalmente cambiato. Giù nel vallone, sino alle abitazioni che poi si allungano verso Siracusa, è un paesaggio completamente annerito dalla cenere. Il fuoco ha azzerato la vegetazione, sterpaglie e canneti, e condannato decine e decine di alberi. Anneriti sono anche i muri di cinta delle villette che hanno sentito sotto le finestre il crepitio del fuoco. Alcune famiglie hanno deciso di passare la notte altrove, troppo acre l’odore del fumo che ammorbava l’aria.
I Vigili del Fuoco hanno completato le operazioni di spegnimento solo a tarda notte. Decisivi gli interventi dall’alto con elicotteri ed un canadair. Da terra, anche le squadre di Protezione Civile – allertate dal Dipartimento Regionale – hanno evitato il peggio, mettendo in sicurezza case e persone, invitate a tenere un fazzoletto bagnato sulle vie respiratorie mentre il fumo invadeva l’aria già nel pomeriggio.
“Abbiamo contato almeno 6 o 7 punti fuoco”, raccontano i soccorritori. “E’ stata dura, molto dura. Se non fosse stata per i mezzi aerei sarebbe stato difficilissimo venirne a capo…”. Anche l’assessore Sergio Imbrò ha raggiunto ieri la zona, mentre la Polizia Municipale chiudeva per sicurezza l’accesso alla zona.
Oggi, lentamente, si prova a tornare alla normalità dopo il grande spavento. I residenti hanno trascorso più ore in strada che in casa. La tanta vegetazione tutto attorno alle abitazioni non ha certo aiutato. La necessità di realizzare ampie strisce tagliafuoco per garantire la sicurezza emerge una volta di più. Ma sulle competenze è pronto a partire il solito rimbalzo.