Giovanni Cafeo (IV) duro: “politica siracusana senza temi, la crisi impone cambiamento”

“Il grado della politica siracusana? Basso, come mai negli ultimi anni”. Giovanni Cafeo, deputato regionale e uno dei maggiorenti di Italia Viva nell’aretuseo, boccia senza possibilità di appello la qualità dell’agone politico provinciale. “Per due anni si è parlato di un bar realizzato 50cm più alto, ora di un chiosco ad Ognina autorizzato e senza dargli il tempo di completare, sequestrato; e che dire del tema di ritorno del Talete e il suo abbattimento. Praticamente nulla…ci inventiamo temi così perchè mancano i contenuti”, si sfoga in diretta su FMITALIA, Giovanni Cafeo che per il rilancio punta sul programma Re-Start, al via venerdì 9 luglio a Siracusa, nella ex piazza d’Armi. Italia Viva non è stata tenera negli ultimi mesi con l’amministrazione Italia, di cui comunque fa parte con più assessori. Da settimane si vocifera di una uscita dei renziani dalla giunta comunale di Siracusa. Luglio si presenta come il mese della resa dei conti: uscire o venire estromessi? Lo diranno le prossime settimane.
“La verità, comunque, è che si è persa l’abitudine alla politica. Non ce ne più. A Siracusa come a Palermo. E’ tutto un impazzimento generale. L’unica cosa che sento sono domande del tipo: dove mi candido? Dove posso essere eletto? Onestamente, non so cosa succederà alle prossime elezioni. Però so che questo fare svilisce tutto. Ognuno cercherà di essere rieletto, è chiaro. Mancano i temi. La politica è sempre più debole e non incide nelle scelte. Solo scuse per dare colpa agli altri. E c’è molta confusione anche tra i poteri”, l’analisi del deputato regionale Cafeo.
Si potrebbe dire che c’è crisi, grossa crisi. “Si, è vero. Ogni crisi impone un cambiamento, che lo si voglia o meno. Quello che mi preoccupa è che qui non pare si sia predisposti a mutare approccio”, aggiunge. Situazione nuova affrontata con schemi vecchi: immaginare una ripartenza è difficile così. Ci sarà un riflesso sui prossimi appuntamenti elettorali? “Difficile dire cosa succederà”.