“I panni sporchi si lavano in pubblico”, flashmob al maschile contro violenza di genere

“I panni sporchi si lavano in pubblico” è il titolo del flashmob dal forte impatto simbolico e visivo, pensato per rompere il silenzio sulla violenza di genere e ribaltare il paradigma della “violenza invisibile”. L’iniziativa voluta dal Centro Clinico Idipsi ha visto oggi protagonisti in prima linea gli uomini, in una passeggiata silenziosa da largo XXV Luglio a largo Aretusa. Tra i partecipanti anche donne e tanti bambini. Tutti hanno indossato cartoncini a forma di “panni” con su scritte frasi che capovolgono i luoghi comuni e gli stereotipi maschili. Così, per fare degli esempi, “Stai zitta” diventa “Ti ascolto”, “È casa mia, comando io” si trasforma in “È casa nostra, decidiamo insieme” e “tutte le donne sono…” diventa “le donne sono tutto ciò che vogliono essere”.
Alla fine della passeggiata, i panni con i messaggi sono stati stesi su cordini, trasformandosi in uno sfondo collettivo che ha fatto da scenografia per interventi, testimonianze e riflessioni a microfono aperto.
“Non basta dichiararsi contrari alla violenza, occorre assumersi la responsabilità di agire per contrastarla”, spiegano gli organizzatori.
E questo flashmob ha voluto sensibilizzare la cittadinanza, promuovendo il ruolo attivo degli uomini nel cambiamento e dare voce al lavoro dei centri antiviolenza e delle associazioni del territorio.
Per la psicologa Marta Mancuso quello odierno non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso. “Questa manifestazione può diventare la scintilla per un dibattito più ampio e strutturato. Una società più giusta nasce quando anche gli uomini si fanno carico di dire no alla violenza e sì al rispetto”.