I prossimi avversari del Siracusa in amministrazione giudiziaria: cosa è successo al Crotone

Il Siracusa ha ripreso la preparazione al De Simone. Il calendario degli azzurri, fermi a zero punti in classifica, prevede adesso l’incrocio con il Crotone. Sabato alle 17.30 fischio d’inizio allo Scida. I pitagorici sono reduci dal pareggio di Potenza, gli azzurri di Turati cercano prestazione e soprattutto i primi punti stagionali, sebbene un calendario che sin qui ha riservato solo sfide proibitive, o quasi.
La notizia di giornata riguarda però la vita interna della società calabrese. Il Tribunale di Catanzaro ha infatti disposto l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi nei confronti della Fc Crotone srl, in applicazione di quanto previsto dal Codice Antimafia. Il provvedimento mira a tutelare la società rossoblù.
Alla base della decisioni, le evidenze investigative raccolte da Polizia di Stato e Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, in particolare nel corso delle indagini della DDA di Catanzaro note come “Glicine-Acheronte”. Sarebbero emersi indizi tali da ritenere che l’attività economica del club, nell’ultimo decennio, sia stata sottoposta, direttamente o indirettamente, a condizionamenti da parte di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta radicate sul territorio.
Secondo gli investigatori, la criminalità organizzata avrebbe esercitato un controllo asfissiante sulla società, in particolare nei settori della security e della gestione degli ingressi allo stadio, condizionando il libero esercizio imprenditoriale. Un contesto che, anche grazie alle convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha restituito l’immagine di una società calcistica fortemente esposta a pressioni esterne, con il rischio di agevolare attività illecite di soggetti indiziati di appartenenza alla ‘ndrangheta.
2Esamineremo con cura il provvedimento provvisorio del Tribunale di Catanzaro e ci prepareremo per l’udienza prevista per la sua discussione in programma il 13 ottobre”, si legge in una nota ufficiale del club, apparsa sul sito ufficiale del Crotone. “Registriamo che non si tratta affatto di un provvedimento punitivo: la misura è stata adottata perché l’Autorità Giudiziaria ritiene che l’Fc Crotone abbia subito il potere di intimidazione della ‘ndrangheta e non ipotizza, neanche lontanamente, complicità o connivenze della società, dei suoi soci o dei suoi dirigenti e collaboratori. L’Fc Crotone collaborerà attivamente con gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per proseguire le proprie attività nell’interesse della società, dei tifosi e in generale dello sport”.