Igm, Tekra e personale: è stallo. Lunedì tutti in Prefettura: "altri 8 giorni ad Igm"

Adesso c’è anche il crisma dell’ufficialità: Tekra non subentrerà lunedì ad Igm. Il lungo tavolo tecnico del pomeriggio si è concluso con un nulla di fatto. Quello che viene tecnicamente chiamato “passaggio di cantiere” si è arenato pare per la mancanza di alcuni dati relativi alle utenze già servite dalla differenziata sul nodo del passaggio del personale.
Con Igm che ha annunciato di non voler accettare proroghe e Tekra impossibilitata ad iniziare lunedì la gestione, chi si occuperà della raccolta e della pulizia di Siracusa? La palla passa alla Prefettura: lunedì alle 16.30 aziende e sindacati si ritroveranno attorno ad un tavolo. Il prefetto chiederà ad Igm di proseguire ancora per 8 giorni il servizio. Una sorta di precettazione soft. Sperando che saranno sufficienti per chiudere la fase di passaggio che rischia di lasciare scoperta la città sul delicato fronte dell’igiene.
In queste ore si sta decidendo il futuro del personale attualmente in forza ad Igm: 244 unità. I dipendenti dovrebbero migrare dal gestore uscente a Tekra, la società campana che dovrebbe rilevare la guida del servizio di igiene urbana.
Al momento, al di là di schermaglie tecniche e qualche dispetto tra aziende, la situazione è in stallo. Le posizioni restano distanti sul numero degli impiegati. Perchè Tekra ha proposto l’assunzione di tutti gli operai con riserva però sul numero degli impiegati/amministrativi. Per la società campana, Igm ne ha in forza troppi per il tipo di lavoro e servizio che dovrà essere svolto sul territorio. Motivo per cui ha proposto demansionamento per poterli utilizzare sul territorio. Negativa la risposta dei sindacati. “Proposta inaccettabile”, tagliano corto i rappresentati della sigla Filas. “Il contratto nazionale prevede il passaggio integrale di tutto il personale”, ricordano dal sindacato. Ma l’articolo 7 dello stesso contratto da la possibilità di intervenire poco dopo sul personale per adattarlo alle esigenze di servizio. Ed è probabilmente questo il punto che adesso fa più paura.