Il braciere della Fiamma Olimpica si accende con Irene Burgo. “E’ tutta la vita che inseguo questo sogno”

L’accensione della fiamma olimpica è un momento simbolico che fa parte della tradizione dei Giochi dal 1936 e rappresenta i valori positivi che l’uomo ha sempre associato al fuoco, come pace e amicizia e ieri è stata la nostra Irene Burgo, campionessa di canoa, a correre l’ultima frazione del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 a Siracusa proprio sul palco allestito in riva Nazario Sauro. “Stamattina mi sono svegliata col sorriso ripensando a tutto quello che è successo ieri sera. E’ stato un grandissimo onore essere una tedofora di Milano-Cortina 2026 ed essere soprattutto l’ultima. Accendere quel braciere ha significato tanto proprio per me che ho inseguito questo sogno tutta la vita e non sono riuscita a raggiungerlo – dichiara commossa Irene Burgo campionessa di canoa – . Tuttavia so che posso essere ancora parte delle Olimpiadi accedendo quella fiamma che ci porterà verso le Olimpiadi invernali del 6 febbraio. Questo non è un sogno che appartiene solo a me ma a tutta la città di Siracusa che ha avuto il piacere, l’onore il prestigio di ospitare una tappa di questa grande staffetta, partita dalla Grecia e che sta attraversando tutta l’ Italia. Per questa ragione il mio vuole essere un messaggio di pace, amicizia e amore, tutti i valori che ci legano allo sport e allo spirito olimpico. Ringrazio tutti i tedofori che ieri hanno fatto la staffetta con me. E’ stato un gruppo incredibile e ci siamo divertiti moltissimo. Ringrazio anche tutto il personale dell’organizzazione, perchè è incredibile il lavoro dello staff che c’è dietro un evento di questa portata. Sono stata felice anche. di ritrovare amici, conoscenti ma anche di conoscere cittadini che mi si sono avvicinati e che porterò sempre nel cuore”.