Il declino delle ciclabili, l’allarme di Federciclismo: “Serve rilancio o spariranno”
Quando nel 2021 fu approvato il Biciplan di Siracusa, molti cittadini parlarono di rivoluzione. La città diventava la prima in Sicilia a dotarsi di un piano strutturato e di 25 chilometri di piste ciclabili, grazie ai fondi nazionali per la mobilità dolce. L’obiettivo era ambizioso: non solo promuovere l’uso della bici come mezzo alternativo, ma anche generare un indotto economico e turistico, con nuove attività legate a cicloturismo, manutenzione e servizi.
A distanza di anni, però, il bilancio appare deludente anche per Ferciclismo Siracusa. Cresce, è vero, l’uso spontaneo delle bici – soprattutto elettriche – ed i turisti scelgono sempre più spesso il noleggio, ma mancano interventi di sistema: rastrelliere nei punti strategici, parcheggi per bici in Ortigia, incentivi a studenti e lavoratori, giornate dedicate alla mobilità sostenibile. Una lacuna che ha rafforzato le critiche degli scettici, alimentando persino proteste e comitati contrari alle ciclabili.
Il Comune, oggi, cerca di correre ai ripari partecipando a nuovi bandi. In programma c’è la manutenzione delle piste esistenti e il recupero della ciclabile Maiorca, per la quale è stato istituito un apposito comitato. Ma la scelta di affidarsi solo a fondi straordinari, senza prevedere spese ordinarie a bilancio, ha portato all’attuale situazione di degrado diffuso e corsie scolorite, con un utilizzo che resta marginale.
“Senza una spinta decisa e convinta – denunciano Davide Mauro e Maria Grazia Cavarra di Federciclismo Siracusa – il rischio è il declino definitivo della mobilità ciclabile. Una nuova amministrazione, superati i vincoli quinquennali, potrebbe perfino smantellare le piste”.
A questo si aggiungono scelte discutibili, come la nuova cartellonistica stradale che segnala la presenza di ciclisti: i cartelli, poco visibili tra la pubblicità, non avrebbero ricevuto alcun confronto preliminare con le associazioni.
Federciclismo lancia quindi un appello all’assessore Pantano e al sindaco Italia: aprire subito un tavolo di confronto con gli interlocutori competenti per un vero rilancio delle ciclabili, che non sia solo manutenzione ma anche visione strategica di mobilità urbana e cicloturismo.