Il fallimento Dentix tocca anche Siracusa: "Pazienti senza cure e con debiti"

Una situazione paradossale quella che si è venuta a creare ai danni di centinaia di pazienti della catena odontoiatrica Dentix Italia, fallita e che adesso lascerebbe molti senza cure e con debiti da saldare. Danno e beffa che pone in evidenza Federconsumatori. La vicenda tocca anche Siracusa. Le regioni interessate sono, infatti,12. Ai numeri degli ambulatori non risponderebbe più nessuno, le cliniche sembrano aver già cessato, in silenzio, la loro attività.

na, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. È presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni e, da giorni, gli operatori non rispondono più ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività. Eppure, secondo Federconsumatori, sembra quasi si tratti di un copione analogo a quello già visto con Idea Sorriso. I pazienti avevano la possibilità di accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche, la clinica incassa subito l’intera somma, l’utente si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria. Le cure proseguono con lentezza e a singhiozzo. Alcuni cittadini avrebbero anche fatto presente il dubbio di essere stati sottoposti a interventi in realtà non necessari. Poi, la chiusura. Federconsumatori sta seguendo la vicenda. I consumatori possono eventualmente rivolgersi all’associazione (o ad altre analoghe) per ottenere maggiori informazioni e decidere eventuali azioni da avviare a propria tutela. A farsi avanti, tra gli altri, l’Unione Consumatori di Siracusa attraverso il presidente Claudio Giarratana, che ricorda come il fondatore di Dentix, sui social, si sia scusato e abbia chiesto pazienza ai pazienti, senza fornire però alcuna garanzia ai cittadini nè informazioni sul piano della riapertura.
L’Unione Nazionale Consumatori invita, coloro che hanno finanziamenti e contratti aperti e non hanno avuto completate le cure del Centro Dentix di Siracusa a contattare il Comitato di Siracusa. La preoccupazione è anche dei dipendenti, attualmente in cassa integrazione. I sindacati di categoria hanno sottolineato come i dentisti siano estranei alla gestione organizzativa e  si siano trovati in questi mesi a sopperire alla mancanza di comunicazione da parte della società nei confronti della clientela. Il 21 giugno scadranno le ulteriori 5 settimane di cassa integrazione in deroga, terminate le quali si dovranno verificare le possibilità per poter accedere ad ulteriori ammortizzatori sociali.