Il futuro del depuratore consortile, confronto aperto sulle due ipotesi possibili
Quale futuro per il depuratore consortile oggi gestito da Ias? Se ne è discusso in Consiglio comunale a Siracusa, convocato in seduta aperta per un confronto – in particolare – sulla possibilità tecnica di impiegare la struttura per la depurazione dei reflui civili di Siracusa, Floridia e Solarino quando si “staccheranno” le grandi industrie. A settembre 2026, in ottemperanza anche alle prescrizioni della magistratura, le raffinerie si doteranno di loro impianti di depurazione. Questo determina un problema circa la sopravvivenza stessa del consortile e dei suoi 50 dipendenti.
Una delle prime soluzioni proposte è quella di collettare i reflui urbani di Siracusa, Floridia e Solarino. Per collettare Canalicchio ad Ias si potrebbe utilizzare una parte di conduttura già esistente mentre la restante parte richiederebbe un investimento di circa 1,5 milioni di euro. Se tecnicamente la proposta risulta tecnicamente “fattibile” – specie per quel che riguarda la capacità di lavorazione di Ias – non è chiaro chi dovrebbe farsi carico dell’investimento e della gestione dell’impianto che oggi non figura nell’ambito idrico. Un tavolo tecnico convocato in Regione – proprietaria dell’impianto – con il coinvolgimento tra gli altri di di AretusAcque ed Acea potrebbe essere il primo passo. Come evidenziato anche in Consiglio comunale, una soluzione di questo tipo “libererebbe” il porto Grande dallo sversamento dei reflui depurati a Canalicchio tramite il canale Grimaldi. Il che significherebbe recuperare, in alcuni anni, la piena balneabilità dell’intera linea di costa interna al porto Grande.
La seconda ipotesi è quella dell’utilizzo di Ias, per un ulteriore trattamento dei reflui depurati dai nuovi tas delle industrie. Un affinamento aggiuntivo, senza dismettere collegamenti o doverne creare di nuovi, e recuperare e riutilizzare in agricoltura importanti metri cubi di acqua. I sindacati guarderebbero con favore ad una soluzione di questo tipo.
Bisogna portare il tema in Regione, anche con una certa urgenza. E su questo sono stati chiari il deputato regionale Tiziano Spada (PD) che è anche sindaco di Solarino, il parlamentare Filippo Scerra (M5S) ed il senatore Antonio Nicita (PD). Presente anche l’ex deputato regionale Giovanni Cafeo ed il commissario Ias, Mariolo. Hanno partecipato ai lavori anche le parti sociali. Per l’amministrazione comunale era presente il vicesindaco Edy Bandiera. Non è passata inosservata l’assenza dei deputati regionali di maggioranza.