Il grande ex Mezzini tifa Siracusa. “Fiducia e più attenzione nelle transizioni, i risultati arriveranno”
In tribuna al De Simone a seguire Siracusa-Cosenza c’era anche Massimo Mezzini. Da giocatore ha vestito la maglia azzurra sul finire degli anni 80, divenendo il terminale offensivo principale della squadra allenata da Paolo Lombardo che conquistò la promozione in C1. Appese le scarpette al chiodo, è diventato tecnico richiesto e di esperienza. Pasquale Marino lo ha voluto al suo fianco, come vice, con una lunga serie di esperienze tra la A e la C.
“Da 37 anni non mettevo piede allo stadio. Un’emozione. A Siracusa sono venuto alcune volte, perché è una città dove io e mia moglie abbiamo lasciato un pezzo di cuore”, rivela in diretta su FMITALIA. Nonostante la sconfitta, si mostra positivamente colpito dalla truppa di Marco Turati. “A me ha fatto una buona impressione, l’unica pecca che c’è stata purtroppo è il non esser riusciti a concretizzare la mole di gioco creata. Ma ho visto un gruppo unito, una squadra con delle idee”. La tifoseria mastica amaro per risultati che non arrivano, con gli azzurri in coda alla classifica. “Prima di dare un giudizio, aspetterai un attimo”, commenta Mezzini. “La condizione fisica chiaramente può incidere tantissimo. La cosa che è un pò balzata agli occhi è che purtroppo non si è riusciti a fare gol. Va riconosciuto che anche il pareggio sarebbe stato un risultato stretto per gli azzurri, vista la partita ieri”, aggiunge l’esperto tecnico.
Visto il numero di gol subiti, sarebbe il caso di virare verso un modello di gioco più difensivo? “Il gioco propositivo è una prerogativa importante, perché alla fine c’è quel detto che finché il pallone ce l’ho io, il gol non lo prendo. Però è importante avere sempre attenzione nella transizione di gioco, insomma quando poi la palla magari viene persa”, il consiglio che arriva da Massimo Mezzini.
Sull’obiettivo salvezza, l’ex attaccante fa il tifo per il Siracusa. “Per quello che ho visto, mi aspetto che continui la crescita e che abbiano la fortuna di fare qualche prestazione con qualche risultato utile. Danno fiducia, quella che adesso manca e che aiuta tanto. Le mie sensazioni sono buone. Certo, bisogna invertire in fretta la rotta, perché comunque poi non si può solo parlare di sfortuna. Quando ti succede qualcosa di negativo è perché, secondo me, non hai fatto abbastanza perché non accadesse. Gli alibi non aiutano la crescita. Però non è il caso del Siracusa. Forza Leoni!”.
foto: Simona Amato/Siracusa calcio