Il Pd a difesa dell’ex sindaco di Pachino. Giuca e gli altri: “Bruno è persona onesta”

Ci sono tutti i nomi di primo piano del Pd siracusano nella lettera con cui viene espressa solidarietà all’ex sindaco di Pachino, Roberto Bruno. Chiamati a raccolta dal primo firmatario Giovanni Giuca, in calce si leggono i nomi di Marica Cirone Di Marco, Sofia Amoddio, Bruno Marziano, Turi Raiti, Massimo Carrubba e molti altri. C’è anche la firma di Giancarlo Garozzo, il leader provinciale di Italia Viva.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Siracusa ha disposto che Bruno non possa candidarsi alle elezioni per i prossimi dieci anni.
“In merito alla vicenda che riguarda lo scioglimento, per presunte infiltrazioni mafiose, del Comune di Pachino, pur rispettando la sentenza pronunciata dal Tribunale Civile di Siracusa, siamo fiduciosi che la Corte di Appello di Catania ribalterà il giudizio del Giudice di primo grado. Preme sottolineare che il sindaco Bruno non è stato mai indagato in sede penale, né, tantomeno, è stato sfiorato da vicende poco chiare che abbiano a che fare con la criminalità pachinese”, si legge nella lunga nota di sostegno all’ex primo cittadino pachinese.
“Durante tutto il periodo della sua sindacatura è stata avviata una importante e feconda stagione culturale e politica per la città di Pachino. Il percorso di straordinaria innovazione amministrativa, coerenza e trasparenza, è stato unanimemente riconosciuto a più livelli istituzionali e, ne siamo certi, anche dalla popolazione di Pachino che ama la città. È stata segnata una forte discontinuità con comportamenti del passato, soprattutto recente.
Roberto è una persona che si è spesa, con dedizione totale, per la crescita della propria città, ha riformato il modo di pensare e agire in politica ed ha ripristinato il concetto di legalità e di sicurezza dei cittadini”.
E vengono ricordate alcune operazioni come la restituzione al servizio pubblico dell’impianto di erogazione idrica nelle contrade marinare di Granelli, Ciappa e Costa dell’Ambra. “Con molto coraggio, ha sottratto l’intera rete ad una discutibile gestione privata, condotta con metodi di dubbia legalità, tanto che i suoi autori sono tutti imputati in un processo penale, in corso di svolgimento”, ricordano i firmatari della lettera pro Roberto Bruno.
“Siamo sicuri della onestà intellettuale, morale e politica di Roberto Bruno al quale rinnoviamo la nostra stima e la nostra solidarietà, augurandogli, nel contempo, che la forza della verità dei fatti possa emergere chiaramente restituendo integralmente la propria onorabilità al giovane sindaco”.