Il piccolo Alex e la sua improvvisa grave malattia: gara di solidarietà per sostenere la famiglia
Una piccola vita da salvare, una giovane famiglia devastata da sostenere, perché ci sono situazioni da cui da soli non si può venir fuori, nemmeno con tutto l’impegno del mondo, nemmeno con la forza che si deve necessariamente trovare quando il mondo ti crolla addosso. Il piccolo Alex ha solo 3 anni, un sorriso bellissimo ma un percorso durissimo da compiere, ed è già iniziato. Dal 21 maggio mamma e papà vivono nel terrore. E’ stato un fulmine a ciel sereno. In pochissimo tempo, ore, una diagnosi devastante ha cambiato tutto quello che c’era, che sembrava, che mamma e papà stavano costruendo per lui e per il fratellino maggiore. “Da alcuni giorni- racconta il papà Steven-avevamo notato alcuni ematomi sul corpo di Alex. Non avevamo dato a questa cosa troppa importanza: è un bimbo esuberante, pensavamo che dipendesse dal fatto che, muovendosi tanto, andasse a sbattere a destra e a manca. Il 21 maggio, però, mentre gli lavavamo i dentini, ci siamo accordi di una bolla piena di sangue nella guancia destra. Abbiamo subito allertato il pediatra, che dopo la visita immediata nel suo studio, ci ha indirizzati verso il pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, con una richiesta di ricovero. Era chiaro che si trattasse di qualcosa di molto serio, il sospetto di una malattia grave è emerso subito. Nemmeno il tempo di un esame del sangue ed era già iniziata la corsa contro il tempo,in ambulanza verso il Policlinico di Catania. La diagnosi non ha lasciato spazio a nessun dubbio: Leucemia linfoblastica acuta”. Il piccolo Alex è stato dunque ricoverato in Oncoematologia, ha eseguito i primi esami specialistici, i primi cicli di chemioterapia. Ne ha già fatti due. Dopo 33 giorni sono arrivate le dimissioni e l’assegnazione di un appartamento vicino, per continuare le terapie in day hospital.
Solo un mese prima il papà, pasticcere, aveva lasciato la Sicilia per andare a lavorare in Germania, nella speranza di fare una migliore stabilità economica alla sua famiglia, con tutti i sacrifici che questo avrebbe comportato. Ma la malattia di Alex ha cambiato tutto, ha cambiato ogni piano. Papà Steven è tornato di corsa a casa, per stare vicino al piccolo, al fratellino di sette anni, alla mamma.
In questo momento non trovano grandi alternative che possano garantire la sopravvivenza a questa giovane famiglia. Le esigenze logistiche sono state e il papà non troverebbe un lavoro in cui gli possa essere concesso di allontanarsi ogni volta che serve. Sarà così almeno fino a gennaio. “Ci siamo ritrovati completamente spiazzati, oltre che emotivamente, anche economicamente- spiega confessa Steven – Per questo speriamo di poter trovare sostegno attraverso una raccolta fondi, un sostegno in questo percorso”. L’appello gira sui social, tra le famiglie, in città e fuori. C’è un link attraverso il quale- la piattaforma è GoFundMe- è possibile offrire una cifra, piccola o grande, che sia un aiuto concreto e una spinta, anche emotiva, ad andare avanti con fiducia.