Il precedente del 2022: materiale plastico in fiamme e diossine 4 volte oltre soglia

Un nuovo e vasto incendio si è sviluppato in un impianto di trattamento rifiuti a pochi passi da Augusta. Si parla di “nuovo” perché non è la prima volta che accade: nell’agosto del 2022 un altro devastante rogo aveva colpito il deposito della Ecomac, generando fiamme altissime e una densa colonna di fumo che si sollevò – anche quella volta – nel cielo di contrada San Cusumano. In quell’occasione, a dare origine al rogo fu un fulmine.
I Vigili del Fuoco, intervenuti con diverse squadre e facendo ricorso agli schiumogeni, rimasero nell’area per diversi giorni. Secondo quanto riportato nel bollettino dell’Arpa, emerse che i valori di diossine e furani superarono di oltre 4 volte il valore guida indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli ambienti urbani e del 50% quello previsto per le aree industriali (459 fg/m³ rilevati rispetto ai valori guida di 100 e 300 fg/m³). L’Agenzia regionale per la protezione ambientale considerò questi dati “coerenti con i fenomeni di combustione ancora attivi”.
Resta ora da capire quali potrebbero essere le conseguenze di questo nuovo incendio, ben visibile nel cielo di Siracusa e addirittura nelle zone montane, come a Palazzolo. Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, sta monitorando attentamente la situazione, in attesa di sviluppi e del lavoro incessante che in queste ore vede impegnati i Vigili del Fuoco e le squadre della Protezione Civile. L’invito rivolto alla cittadinanza è quello di rimanere in casa e di tenere porte e finestre chiuse.