Il prefetto Armenia detta un approccio operativo su controlli e gestione emergenze
Nuove linee di azione, a partire dalle emergenze (come il caso Ecomac) e dal sistema dei controlli. Il neo prefetto di Siracusa, Chiara Armenia, si presenta così. Idee e priorità subito definite.
“Non amo essere sotto i riflettori, mi piace svolgere il mio lavoro con lo staff”, ha esordito durante l’incontro con la stampa, sottolineando un approccio operativo ma riservato. Subentrata a Giovanni Signer, trasferito improvvisamente a Macerata dopo dieci mesi a Siracusa, il nuovo prefetto si trova ora a gestire un contesto complesso, reso ancora più delicato dall’inchiesta in corso sulla gestione e prevenzione dell’incendio alla Ecomac.
“Ho chiesto agli organi di vigilanza di calendarizzare controlli costanti sugli impianti, con particolare attenzione alla prevenzione antincendio e alla sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha spiegato Armenia, durante la riunione operativa a cui hanno preso parte sindaci dei comuni interessati, forze dell’ordine, vigili del fuoco, Arpa, Asp e Protezione civile.
I siti da monitorare in provincia sono 17. “Le verifiche sono già partite”, ha confermato il prefetto, annunciando un nuovo incontro tecnico previsto per la prossima settimana, dedicato alla formazione dei sindaci su come gestire eventuali nuove emergenze.
Al centro della strategia di Armenia c’è anche un nuovo modello di comunicazione istituzionale. “In caso di emergenza, la comunicazione deve essere immediata, efficace e senza generare panico”, ha affermato, proponendo un protocollo condiviso che sfrutti le tecnologie digitali a partire dalla messaggistica istantanea, come WhatsApp, in modo da trasmettere ai sindaci, in tempo reale, le informazioni ufficiali della Prefettura.
L’obiettivo è chiaro: garantire una rete di risposta pronta e coordinata, capace di prevenire rischi e tutelare la salute pubblica in un territorio segnato dalla presenza di numerosi impianti industriali.