Il rimpasto, la visione e la politica: Cafeo, “Siracusa torni ad essere il capoluogo”
“Il sindaco ha fatto le sue scelte e quindi non possiamo, per il bene della città, che fare un in bocca al lupo a questa nuova giunta e al primo cittadino. C’è stata parecchia confusione, soprattutto molti assessori costretti a lavorare senza avere certezze: rimango, vado via. Mi auguro ora tornino centrali questioni cruciali ma finite paradossalmente in secondo piano”. Così Giovanni Cafeo, referente provinciale della Lega, sul recente rimpasto di giunta a Siracusa. La sensazione è che questo sia stato un rimpasto fatto guardando invece solo al Consiglio comunale. E se gli assessori diventano solamente un prezzo da pagare ai consiglieri comunali, poi non ti puoi lamentare se l’azione politica non è brillante”, aggiunge. Quanto al gruppo consiliare di Insieme, vicini proprio a Cafeo, la posizione non cambia: “Noi restiamo disponibili al dialogo, non abbiamo votato Francesco Italia ma Ferdinando Messina. Quando poi abbiamo visto che erano tutti col piattino, compresi quelli di Forza Italia, beh diciamo che questa cosa ti condiziona…”. Parole che non mancheranno di suscitare reazioni.
Come quelle su Siracusa che dovrebbe tornare ad essere capoluogo a tutti gli effetti, anche determinando le dinamiche politiche provinciali invece che subirle. “Francesco Italia condivide delle linee politiche con dei deputati regionali e dei sindaci di altri comuni, anche se la sensazione che si dà all’esterno è che siano altri sindaci e altri deputati che condizionano la politica cittadina. Ma questa è una sua scelta”, è un altro passaggio della lunga intervista di Giovanni Cafeo su FMITALIA.
A proposito del sindaco di Siracusa, con l’ultimo rimpasto sono aumentate le deleghe che ha mantenuto ad interim e non assegnato ai nuovi assessori. “Evidentemente è una scelta su materie strategiche che vuole eseguire direttamente lui. Lo vedremo dai risultati amministrativi o se un progetto risulta lungimirante o meno. Perché secondo me è questa visione che manca ancora a Siracusa”, commenta al riguardo Giovanni Cafeo.
Naturale allora chiedere se potrebbe essere lui uno dei prossimi candidati per la guida della città capoluogo. “No, io ritengo che non sia giusto partire dal nome. Ci sono prima le elezioni regionali e le nazionali che condizioneranno il quadro. Intanto ci sono tre anni di attività amministrativa in cui spero che il sindaco Italia faccia il meglio possibile per Siracusa. Però ci sono alcuni dati statistici che secondo me fanno riflettere: il turismo in calo, la sensazione di mancanza di sicurezza dell’Ortigia, la qualità dei servizi che diminuisce. Questi sono i nodi da cui ripartire dopo la pausa estiva”.