Il Siracusa si mangia il Trapani, che lezione nel derby: 3-0

Dopo la settimana più complessa della sua stagione, il Siracusa ritrova il campo e stordisce un Trapani mai in partita ed annichilito sin dalle prime battute di gioco. Lo strapotere degli azzurri (in maglia verde in onore di Santa Lucia) è nel 3-0 finale, frutto di 18 tiri totali di cui 10 nello specchio, con 7 parate di Galeotti. Farroni inoperoso, nessun tiro nello specchio da parte degli uomini di Aronica, a dispetto di una formazione iper offensiva. Quattro conclusioni per i granata, tutte fuori misura.
Il primo tempo è un monologo azzurro bello da stropicciarsi gli occhi. Il Trapani non si vede mai oltre la metà campo e fatica tremendamente ad uscire dalla sua trequarti. Il Siracusa, invece, si appoggia su di un ispirato Parigini, un solido Limonelli ed un coraggioso Cancellieri. A questi giocatori non manca certo il carattere. Le occasioni arrivano una dopo l’altra, come le intense gocce di pioggia che si riversano sul De Simone. All’8 Parigini stampa la traversa dopo un dai e vai con Candiano, al limite. Tiro a giro da applausi, solo il legno dice no alla gioia azzurra. Ma si tratta di appuntamento rimandato di 120 secondi, quando al 10 Contini la sblocca. Pescato libero al centro dell’area da un intelligente tocco di Limonelli, stoppa e conclude per il vantaggio sotto la curva Anna. Il
Siracusa è vivace, non c’è spazio per la reazione del Trapani. A cui saltano i nervi e la partita, dal 30, diventa spezzettata. Carriero fa di tutto per meritarsi il giallo, che arriva per fallo su Limonelli. E ricomincia il festival delle occasioni per il Siracusa. Galeotti è decisivo di piede proprio su Limonelli, poi al 39 viene graziato da Cancellieri che – dopo una bella giocata con finta al limite – si fionda in area ma chiude troppo: palla a lato, con la difesa del Trapani immobile.
Ancora pochi istanti e ci prova anche Di Paolo: parata e deviazione in angolo. Il raddoppio lo firma però Racine Ba, con un bel tocco sotto in corsa su assist di Parigini superstar. Per fermarlo, il Trapani si gioca la carta fvs per reclamare un fallo ed un secondo giallo. Ma prima che l’arbitro possa andare al monitor, deve calmare gli animi. Anche Aronica in campo per placare i suoi ed in particolare Canotto. Revisione lunga, alla fine l’arbitro Rispoli dice che non è successo nulla. Si va negli spogliatoi con il Siracusa avanti 2-0. Uno strapotere imprevisto alla vigilia. E il dato dei tiri dice tutto del primo tempo: 9-0 per il Siracusa.
Nella ripresa non cambia il copione. Il Trapani (con il nervoso Carriero che resta negli spogliatoi) prova a organizzare qualcosa a fatica, ma a segnare è ancora il Siracusa, con la doppietta di Contini al 56. Aronica ridisegna la sua squadra a cui manca equilibrio per una scelta iper offensiva che non ha pagato. Dentro Vasquez e Canotto, per un 4-3-3 da all in.
Al 65 si risistema anche il Siracusa, con Guadagni per Di Paolo e Molina per Contini. Al 72 spazio anche per Frisenna e Gudelevicius, in mezzo un giallo per Guadagni ed una bella conclusione dalla distanza sempre di Guadagni, parata in tuffo da Galeotti. Intanto dal mondo ultras siracusano, striscioni e cori contro il presidente Ricci. Qualche fischio contrariato si leva dal resto dello stadio.
Si contano i minuti fino al 90, con il Trapani che non crede più alla possibilità di ribaltarla. Il Siracusa, invece, gioca sul velluto ed all’87 non cala il poker solo grazie ad una parata straordinaria su Puzone.
Mentre il Trapani cerca ancora di capire cosa sia successo, il Siracusa si prende il derby e tre punti pesantissimi. Solo applausi convinti per la squadra di Turati, guidata oggi ancora da Giordano. I ragazzi con la maglia verde hanno fatto tutto quello che dovevano e potevano. Bravi. Anzi, bravissimi.