Il vaccino Johnson&Johnson c'è ma non si usa (per ora). Dosi insufficienti per le farmacie

Nei frigoriferi della farmacia ospedaliera dell’Asp di Siracusa ci sono 1.600 dosi di Johnson&Johnson. Il siero noto anche come Jansen è disponibile da giorni ma non è ancora stato utilizzato nella provincia aretusea, durante la campagna di vaccinazione in atto. Ed il motivo potrebbe essere proprio l’esiguità delle dosi attualmente disponibili. Per farla breve, ne servono almeno quattro volte tanto se si vuole dare avvio alle vaccinazioni in farmacia, a partire da metà maggio.
Il J&J è stato infatti indicato per questo tipo di operazioni. E se non lo si vuole destinare ad altro uso, bisogna mettere mano alle scorte. La matematica aiuta a capire il perchè.
Nella provincia di Siracusa sono circa 70 le farmacie che hanno aderito all’iniziativa e che hanno seguito i corsi di formazione dell’Iss. Ogni giorno, in ogni singola farmacia, potranno essere eseguite circa 15/20 vaccinazioni.
Il che significa che in una sola giornata potrebbero essere inoculate circa 1.400 dosi in provincia di Siracusa. Balza subito all’occhio che le “scorte” attualmente disponibili sarebbero quindi sufficienti ad alimentare appena un giorno di vaccinazioni in farmacia. E dopo?
Mettere in moto una macchina così complessa, e che peraltro richiede investimenti e spese da parte delle stesse farmacie, alle condizioni odierne appare impossibile. Ci sono meno di dieci giorni per arrivare preparati a questa nuova accelerazione della campagna vaccinale.

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