Immigrazione clandestina: intercettato veliero “fantasma”, fermati due scafisti ucraini

Due ucraini di 31 e 33 anni sono stati posti in stato di fermo in quanto sospettati di essere gli scafisti dello sbarco avvenuto sabato mattina in contrada Marianelli, nel netino. Sono stati accompagnati in carcere a Gela, in attesa dell’udienza di convalida. Grazie ad una operazione congiunta tra la Questura di Siracusa ed il reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, gli investigatori sono riusciti a bloccare in poco tempo un veliero che si allontanava in direzione Malta.
Trentadue migranti lo scorso sabato mattina erano stati bloccati dalla Polizia sulla spiaggia di Marianelli. A poca distanza è stato trovato un piccolo gommone, con il quale avevano raggiunto la costa verosimilmente lasciati da un’imbarcazione più grande. Gli investigatori hanno collegato quel gommone ad un veliero battente bandiera tedesca avvistato e fotografato il giorno prima a 50 miglia ad est delle coste siciliane da un aereo ATR del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.
E’ stata immediatamente disposta una nuova missione di ricerca aeromarittima del velivolo delle fiamme gialle, che alle ore 10,15 di sabato mattina ha individuato il veliero 20 miglia a sud di Pozzallo, in navigazione verso Malta; l’imbarcazione sospetta batteva bandiera statunitense e non più tedesca ed era priva del gommone di servizio.
È scattata quindi l’operazione coordinata dalla Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia di Finanza in collaborazione con il Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare. Sono confluiti sull’obiettivo un guardacoste ed una vedetta velocissima del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, già impegnati in missioni di sorveglianza delle acque rispettivamente di Lampedusa e Pozzallo, mentre la Marina Militare impiegava il pattugliatore Vega, già in navigazione nel Canale di Sicilia, per fornire una maggiore cornice di sicurezza all’intervento di polizia.

Alle 13 il veliero è stato raggiunto dalla vedetta delle fiamme gialle a 33 miglia a sud di Pozzallo; i finanzieri hanno effettuato la cosiddetta “inchiesta di bandiera” per esercitare il “diritto di visita” previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, essendo fondato il sospetto che l’imbarcazione fosse priva di nazionalità. La barca non ottemperava all’ordine di arrestare il moto, proseguendo sulla sua rotta verso Malta. I finanzieri l’hanno abbordata, assumendo il controllo del veliero. A bordo, i due ucraini e la bandiera tedesca issata il giorno. Evidenti anche i segni di bivacco di numerose persone. Non è stato invece esibito né trovato alcun documento dell’imbarcazione che dunque è stata condotta nel porto di Marzamemi per ulteriori approfondimenti.
Gli uomini della Squadra Mobile e della Sezione Operativa Navale della Guardia di finanza di Siracusa, coordinati dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno effettuato minuziosi accertamenti di polizia giudiziaria, acquisendo una quantità di elementi probatori tali da ritenere certo che i migranti rintracciati sulla costa il giorno prima fossero sbarcati proprio da quel veliero catturato in alto mare. I soggetti ucraini sono stati pertanto sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e l’imbarcazione è stata sequestrata.