Immobile sequestrato alla mafia diventerà laboratorio sartoriale per ex detenuti

L’immobile confiscato alla mafia, in via Bainsizza, diventerà un centro servizi destinato a giovani in uscita da circuiti penali o di deviazione. Potranno così diventare “artigiani” e in quell’edificio lavoreranno e venderanno creazioni sartoriali realizzate ispirandosi alla tradizione.
E’ il progetto “La Tela di Aracne”, elaborato dal Comune di Siracusa e finanziato per 836mila euro dal Ministero degli Interni attraverso il Pon Legalità 2014/2020 che, con l’Asse 3, prevede anche iniziative per favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie.
L’immobile individuato in via Bainsizza è stato assegnato al Comune nel 2015. Secondo quanto illustrato dal sindaco Francesco Italia e dal dirigente Natale Borgione, il progetto ha una duplice valenza: da una parte il recupero di giovani da reinserire nel circuito lavorativo e sociale sano; dall’altra la salvaguardia e promozione di prodotti artigianali tipici della tradizione locale.
All’amministrazione comunale l’onere della manutenzione e della gestione della struttura per i 5 anni successivi alla conclusione del progetto che, teoricamente, potrebbe, in seguito “camminare” da solo, come libera attività imprenditoriale.
Per avviare la prima fase, il Comune predisporrà una gara ad evidenza pubblica, come specificato in una delibera approvata nei mesi scorsi dalla giunta.