Impianto di compostaggio pieno, stop al conferimento. Rischio grosso per la differenziata dei Comuni siracusani, Augusta su tutti

Nuovo e non del tutto imprevisto ostacolo nel virtuoso percorso di avanzata della raccolta differenziata nel siracusano. L’impianto di compostaggio di Ramacca ha raggiunto il limite massimo e con lo stop ai conferimenti che scatterà il 15 giugno si azzoppa pesantemente il cammino di riuso dei rifiuti (la parte umida, ndr) avviato, ad esempio, ad Augusta. La seconda città della provincia è quella che “rischia” di più dalla chiusura operativa della struttura di Ramacca. Ma presto potrebbero trovarsi nella identica, difficile situazione anche quegli altri Comuni siracusani che conferiscono la parte umida dei loro rifiuti preso Kalat, a Caltagirone, impianto vicino ai limiti operativi.
Tutto questo mentre in Regione rimangono fermi gli iter autorizzativi di altri impianti di compostaggio. Domattina sarà a Palermo l’assessore megarese Pulvirenti per cercare di fare il punto della situazione, durante la conferenza convocata per la valutazione di un progetto datato 2015. Ma sono diversi i progetti anche antecedenti quella data di cui, però, a Palermo pare si siano perse le tracce. Il rischio di affossare un necessario cammino virtuoso come quello della differenziata è evidente.

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