In Commissione regionale Ambiente la rinascita della riserva di Priolo: “entro primavera”

L’obiettivo è ambizioso: riuscire a riaprire la riserva entro la primavera prossima. Alessandro Biamonte, consigliere comunale di Priolo, ha partecipato all’incontro palermitano. E spiega che per centrare il traguardo della riapertura in tempi record, “la commissione Territorio Ambiente presenterà un emendamento al collegato, attraverso il quale verranno attribuite le prime risorse economiche per la progettazione. Il Comune di Priolo dovrà poi convocare la conferenza dei servizi. E se tutto andrà nel modo previsto, nella prima parte del prossimo anno la riserva riaprirà”.
Grande soddisfazione per l’esito dell’incontro: “si tratta della dimostrazione che quando la politica è vigile e vicina al territorio, alle parole seguono poi sempre i fatti. Ringrazio l’impegno del deputato regionale Giovanni Cafeo e di tutta la commissione Territorio e Ambiente che invece di promesse campate in aria si è data una precisa tabella di marcia.”
“La riserva naturale Saline di Priolo è un unicum e non può essere abbandonata a se stessa. Dopo l’incendio che l’ha distrutta, abbiamo ascoltato il direttore della riserva in commissione Ambiente e abbiamo deciso di inserire nel primo disegno di legge disponibile, in discussione al parlamento regionale, una proposta che preveda uno stanziamento di somme per il progetto di ripristino dei luoghi, in modo che si possano quanto prima avviare i lavori di recupero. L’intenzione è depositare un emendamento già nel collegato alla Finanziaria di competenza della commissione Ambiente, che al più presto andrà al vaglio dell’Aula”. Lo dicono i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente all’Ars, Giampiero Trizzino, Stefania Campo, Nuccio Di Paola e Valentina Palmeri.
“Occorre fare in fretta e bene – aggiunge il deputato regionale Giorgio Pasqua – e per poter procedere alla ricostruzione è necessaria la progettazione e l’approvazione in conferenza dei servizi di tutte le opere necessarie, in sintonia tra Comune di Priolo, assessorato regionale Ambiente, ente gestore e privati che vorranno partecipare. Proporre uno stanziamento specifico e farlo approvare dall’Ars prima della pausa estiva è la soluzione per far rinascere un luogo la cui l’importanza naturalistica e scientifica è indiscutibile”.