Incendi senza tregua, i piromani nemici della Sicilia. E Musumeci invoca il carcere a vita

Sono state ore difficili per la provincia di Siracusa quelle appena trascorse, devastata da incendi da nord a sud, dalla zona montana al mare. “Una giornata terribile per il nostro territorio e per la Sicilia intera”, conferma il coraggioso sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. Poche settimane addietro, fu il primo (e tra i pochi) a denunciare pubblicamente un possibile collegamento tra i roghi dolosi e la mafia dei pascoli. Parole, le sue, che hanno richiamato l’attenzione anche degli investigatori.
Ancora una volta, passato il pericolo, torna a denunciare la componente dolosa di questi incendi a ripetizione. “È chiaro che si è trattato di un atto volontario da parte di gente senza scrupoli, che ha messo seriamente in pericolo la pubblica incolumità. Ritengo sia urgente e non più derogabile un intervento del legislatore e delle istituzioni regionali. Abbiamo avuto non poche difficoltà ed in parte i cittadini hanno anche rischiato la vita per salvare le proprietà private. Un pensiero di vicinanza a tutti i proprietari che hanno avuto ingenti danni e per i quali è necessario un congruo ristoro”, le sue parole.
Quasi come fosse una risposta indiretta, il presidente della Regione, Nello Musumeci, invoca pene più severe per i piromani, sino ad ipotizzare il carcere a vita. “Come purtroppo temevamo, a causa delle altissime temperature che già da ieri stiamo registrando in Sicilia, l’Isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani che, come accertato dalle indagini degli inquirenti, appiccano scientificamente il fuoco in più punti causando danni irreversibili al patrimonio boschivo e mettendo a rischio persino l’incolumità delle persone. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio, come è accaduto ieri a Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi. Sono vicino alle tantissime persone che, ancora oggi, sono state costrette ad abbandonare le loro case perché minacciate dal fuoco. E faccio appello a tutti, anche e soprattutto alla luce dell’avviso straordinario diramato oggi dalla Protezione Civile regionale, perché si applichino tutte le necessarie misure di prevenzione previste dalla allerta rossa e per limitare, ma preferirei dire per evitare, ulteriori incendi e problemi legati alla eccezionale ondata di calore che riguarderà la Sicilia fino al 6 agosto”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
C’è spazio anche per una polemica sulle operazioni di soccorso e l’impiego di mezzi aerei. Ad un certo punto, ogni risorsa è stata destinata al catanese. Anche l’elicottero che era impiegato a Buccheri e Buscemi, dopo qualche lancio sui fianchi dei rilievi in fiamme, è andato via. Ma encomiabile, ancora una volta, il lavoro di Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e volontari di Protezione Civile.
Incendi nelle ore notturne anche dentro la cerchia urbana di Siracusa. Minacciate abitazioni a Belvedere, in zona Pizzuta ed in via Cassia. Qui il tema si allaccia con il mai veramente affrontato problema della prevenzione, affidata solo ad una ordinanza anti-incendio che però non trova pratica attuazione nei fatti.