Incendio al Plemmirio, Mastriani (Federparchi): “Prevenire, serve il supporto del Cufa”
Un incendio, probabilmente doloso, ha colpito ieri l’area del Faro di Capo Murro di Porco, nel cuore della Zona A dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, a Siracusa. Le fiamme hanno impegnato per ore la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco. È solo l’ultimo di una lunga serie: nei giorni scorsi altri roghi hanno devastato la Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile e circa 40 ettari a Monterosso Almo, nell’area di Monte Casasia.
Marco Mastriani, coordinatore regionale di Federparchi Sicilia e vicepresidente del Consorzio Plemmirio, lancia l’allarme. “Ogni anno migliaia di ettari di vegetazione vanno in fumo. Eppure soluzioni esistono, ma non vengono attuate con decisione”.
Mastriani ricorda un incontro tenuto nel giugno 2024 al Ministero dell’Ambiente, alla presenza del Sottosegretario Claudio Barbaro e dei vertici del CUFA (Carabinieri Forestali), in cui fu espressa piena disponibilità a collaborare con la Regione Siciliana per contrastare gli incendi.
“Serve un intervento immediato del Presidente Schifani e dell’Assessore Savarino. Alla luce della carenza di organico del Corpo Forestale regionale, il supporto del CUFA è oggi l’unica via percorribile”.
Nel 2023, su 74.000 ettari bruciati in Italia, 45.000 erano in Sicilia. Per Mastriani, non basta più la sola prevenzione. “La repressione è fondamentale. Le forze dell’ordine devono presidiare il territorio. I nostri boschi e aree protette sono sotto attacco. Seguiamo l’esempio della Sardegna: la collaborazione col CUFA non è più rinviabile”.
L’appello è chiaro: agire subito, prima che l’ennesima estate di fuoco riduca in cenere il patrimonio ambientale siciliano.