Incendio alla Esso di Augusta, Alosi (Cgil): "preoccupati, nessuna informazione alla popolazione"

“Apprendere di un ennesimo incidente nella zona industriale non fa altro che confermare quanto sia allarmante l’abbassamento spregiudicato dei livelli di sicurezza e di garanzia per i lavoratori, ma anche per le comunità circostanti”. Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa, rialza l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro dopo l’incidente di ieri allo stabilimento Esso di Augusta.
“Il fatto che non ci siano state vittime, non minimizza l’entità dell’accaduto – dice – tanto più che a quanto pare si tratta dello stesso impianto in cui già nel 2013 si verificò un altro incidente. Corre l’obbligo precisare anche che al momento non risulta essere stata stilata alcuna relazione tecnica, così come non è stata data alcuna informazione alla popolazione, preoccupata dall’alta colonna di fumo nero vista anche dai Comuni limitrofi”. Alosi incalza: “Le nostre battaglie per la garanzia della sicurezza nei cantieri non hanno mai conosciuto sosta, ma le imprese finora sono state piuttosto sorde, nonostante il protocollo siglato in prefettura nel 2007. L’attenzione delle aziende verso la sicurezza sul posto di lavoro – prosegue – non ha mai raggiunto quegli standard necessari chiesti senza sosta dai sindacati. Ritengo che la persistenza del fenomeno infortunistico imponga l’urgenza di efficaci misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, per portare il numero degli infortuni a un livello inferiore a quello considerato fisiologico. Per questo sono inderogabili maggiori controlli sull’applicazione della legge sulla sicurezza sul posti di lavoro”.
Il segretario generale della Cgil siracusana infine chiede alla Esso, così come alle altre aziende del petrolchimico, di sapere se e quali gli investimenti previsti per eseguire “quella manutenzione agli impianti indispensabile per garantire la sicurezza che, vorrei ricordare ai colossi industriali, non è opzionale”.