Inchiesta sanità e appalti, gli interrogatori. Revocata richiesta cautelare per Fazzino

Prima giornata di interrogatori a Palermo. Davanti al gip sono comparsi alcuni dei 18 indagati nell’inchiesta su sanità e appalti pilotati, con un importante filone siracusano al centro. La gara milionaria per i servizi di ausiliariato dell’Asp di Siracusa – secondo l’accusa – sarebbe stata “pilotata” su pressione di un sistema che avrebbe visto al vertice l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro. Per tutti gli indagati è stata chiesta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Vito Fazzino, bed manager dell’Asp di Siracusa, assistito dagli avvocati Alessandro Cotzia e Vincenzo Fiore, ha risposto a tutte le domande, fornendo la sua versione dei fatti e chiarendo ogni aspetto relativo alle contestazioni. Al termine dell’interrogatorio preventivo, i sostituti procuratori di Palermo hanno deciso di revocare, nei suoi confronti, la richiesta di applicazione di qualunque misura cautelare inclusa l’interdittiva dall’esercizio della professione.
Giuseppa Di Mauro, presidente della commissione di gara e dirigente amministrativa del Provveditorato dell’Asp di Siracusa, ha respinto le accuse mosse dalla Procura. Ma avrebbe però confermato uno stop non previsto nelle procedure di gara e l’avvenuta correzione dei punteggi assegnati alle imprese partecipanti, fornendo la sua versione dei fatti.
E’ stato invece rinviato l’interrogatorio di Paolo Emilio Russo, altro commissario di gara e direttore amministrativo dell’ospedale riunito Avola-Noto.
Giovedì, invece, comparirà davanti ai magistrati l’autosospesosi direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone. Oggi a Siracusa, intanto, si è insediata la commissaria straordinaria nominata dalla Regione per sei mesi, alla luce della sospensione e delle indagini.