Inchiesta sul gruppo Onda, indagate sette persone ed otto società

Sette persone fisiche ed otto società riconducibili al gruppo Onda di Siracusa sono indagate dalla Procura di Siracusa. Oltre cento pagine compongono il provvedimento del Gip che raccoglie un lavoro di indagine affidato alla Guardia di Finanza che affonda le sue radici a circa dieci anni addietro. Secondo le accuse, gli indagati avrebbero commesso “una pluralità di reati fallimentari, tributari e contro il patrimonio, taluni dei quali risalenti nel tempo, bensì reiterati e commessi con una sistematicità tale – si legge nell’ordinanza – da denotare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere”. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di autoriciclaggio, bancarotta, reati fiscali e truffe.
A fine giugno 2025 era stato anche disposto un sequestro preventivo da 5,6 milioni di euro. Lo scorso 13 agosto, a seguito di prestazione di idonea garanzia, l’Autorità Giudiziaria ha provveduto a disporre il dissequestro dei beni originariamente sottoposti a gravame. Dall’azienda siracusana, relativamente alle accuse, spiegano che “ipotetico addebito nei nostri confronti sarà chiarito nelle opportune sedi giudiziarie, alla luce dell’ assoluta fiducia nutrita nei confronti della Magistratura”.
Viene poi specificato che l’attività di Onda Più ed Energit – “non risultano coinvolte nel procedimento, nè destinatarie di alcuna misura cautelare” – prosegue regolarmente, “garantendo senza alcuna interruzione la piena continuità e qualità dei servizi erogati ai propri clienti”.