“Interessi economici dietro gli incendi nel siracusano”, il M5s con il sindaco di Buccheri

“Ci sono interessi economici dietro molti dei roghi degli ultimi giorni. E’ il sospetto di tanti a cui ha dato voce e corpo precisi il coraggioso sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, che ha parlato chiaramente di mafia dei pascoli, anche con gli investigatori. Sappia di non essere solo, siamo dalla sua parte: la sua battaglia per il territorio è comune e la condividiamo, a Palermo ed a Roma”. Così il parlamentare nazionale Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito, entrambi del MoVimento 5 Stelle.
“Parlare solo di piromani fuori di testa significa non volere vedere il cuore del problema. Eppure appare quasi naturale collegare posizioni e battaglie contro le riserve naturali, esistenti o da creare, con i devastanti incendi che annualmente colpiscono luoghi di interesse naturalistico. Confidiamo nel lavoro scrupoloso degli investigatori e nella celerità di indagine assicurata dalla Prefettura di Siracusa”, aggiungono Ficara e Zito.
“Purtroppo c’è una lunga catena di ritardi, dei Comuni innanzitutto e della Regione poi, nell’inquietante susseguirsi di roghi in provincia di Siracusa. La richiesta dell’esercito nelle zone rurali, già avanzata da diverse associazioni, è una prima misura ancorchè tardiva. Basta parlare con i volontari che si occupano da anni di antincendio: vi racconteranno una storia di ritardi continui e sempre più marcati nella prevenzione, con interventi di diserbo e sicurezza (le strisce tagliafuoco, ndr) raramente attuati per tempo. I Forestali regionali solo a luglio hanno iniziato a lavorare. Ma certo non è tutto ascrivibile alla responsabilità della Regione. Anche i Comuni dovrebbero fare la loro parte, con azioni più incisive che vadano oltre le, spesso, vuote ordinanze antincendio, peraltro operative da giugno quando i primi roghi si sviluppano già a maggio. Ci auguriamo che la Prefettura dia una scossa, ad ogni livello”, proseguono i due esponenti pentastellati.
“In parlamento, con il gruppo del Movimento, stiamo lavorando ad alcune proposte sia sul lato del potenziamento dell’attività di indagine che sull’utilizzo di strumenti sul lato della prevenzione. Senza prevenzione non può esserci controllo e i fatti di questi giorni lo confermano”, ricorda poi Paolo Ficara.
Una prima soluzione nell’immediato? Zito e Ficara non hanno esitazioni. “La mappatura catastale dei terreni bruciati, con l’obbligo di applicare la legge nazionale 353 del 2000, recepita dalla regione siciliana nel 2006, che dispone il divieto di caccia, pascolo e di nuove edificazioni su terreni colpiti da incendio per i dieci anni a seguire dal rogo”.