Investì e uccise una 13enne ad Augusta: respinto il patteggiamento, processo da rifare

Respinto il patteggiamento, si farà un nuovo processo per la morte di Claudia Quattrocchi. La tredicenne ha perso la vita lo scorso anno, ad Augusta, travolta da un’auto pirata mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali nei pressi del Palajonio.
Il giudice del Tribunale di Siracusa non ha considerato la pena congrua alla gravità dei fatti accogliendo la richiesta dell’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’associazione vittime incidenti stradali. “Il respingimento del patteggiamento permette alla famiglia della giovane Claudia di continuare a credere nella giustizia italiana – ha affermato Musicco all’agenzia Asca – Questo risultato però non deve essere un punto d’arrivo, ma di partenza perchè non dobbiamo più accettare che una vita spezzata valga pochi anni di pena che, nella maggior parte dei casi, non si trasforma in anni di carcere effettivo. E’ per questo motivo – ha concluso Musicco – che continuiamo a chiedere al Parlamento di velocizzare l’iter per l’approvazione dell’ergastolo della patente e del reato di omicidio stradale, come aggravante. Questi nuovi strumenti legislativi serviranno a dare finalmente, a questo caso ed altri, la giustizia che meritano”.
Sul banco degli imputati il 18enne alla guida della Fiat Punto che investì la giovanissima. In un primo momento non si era fermato per i soccorsi. Poi, a distanza di ore si è presentato ai carabinieri. Il neopatentato è stato denunciato per omicidio colposo e omissione di soccorso.
Nel corso del nuovo processo si dovrà anche stabilire se al momento dell’impatto fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’esito degli esami tossicologici avrebbe, infatti, dato esito positivo rendendo plausibile l’ipotesi che avesse assunto sostanze proibite prima di mettersi alla guida.