Italia Viva mette alla porta Zappalà, “non rispecchia i nostri valori”
Italia Viva mette alla porta Franco Zappalà. Il consigliere comunale al centro delle polemiche per le sue battute ritenute sessiste ed omofobe, ieri sera in Aula, era stato eletto nella lista del partito renziano, a sostegno della candidatura a sindaco di Giancarlo Garozzo. Ma le parole pronunciate non sono per nulla andate giù ai vertici di IV e così, senza esitazione, è arrivata la comunicazione. Franco Zappalà non potrà più utilizzare il simbolo Italia Viva, abbinato anche a Fuorisistema (per Siracusa). La pec è stata inviata alla segretaria generale di Palazzo Vermexio oltre che al diretto interessato.
Le scuse di Zappalà, arrivate dopo il clamore sollevato dal caso, non sono state giudicate sufficienti dal suo (ex) partito. Non sempre, evidentemente, basta scusarsi per cancellare il peso (politico) dei propri atti. E così l’unica azione concreta in mezzo a tanti distinguo e gioco di equilibrismo, arriva dallo stesso partito di Zappalà.
Nella comunicazione, firmata dalla responsabile provinciale IV Alessandra Furnari, le parole del consigliere vengono definite “inaccettabili” e per nulla corrispondenti alle azioni ed alle idee di Italia Viva. Troppo, quindi, per poter rimanere sotto lo stesso tetto.
Zappalà confluisce così nel gruppo misto, a meno di ulteriori novità. Sparisce – al momento – dalla geografia politica del Consiglio comunale Italia Viva-Fuorisistema. Va riconosciuto il coraggioso atto di coerenza da parte di IV.