Karate: Busà è argento mondiale e "vede" Tokyo 2020

Il terzo titolo iridato sfuma sul più bello. Luigi Busà è argento mondiale e dopo gli ori del 2006 e 2012, al termine della competizione chiusasi a Madrid, si è comunque detto soddisfatto e orgoglioso di quanto realizzato. Nell’atto conclusivo dei -75 kg di kumite, l’azzurro si è arreso all’iraniano Bahman Asgari Ghoncheh, al suo primo trionfo della carriera, contro l’atleta avolese che aveva i favori del pronostico.

La sfida si è risolta a 1’29” dal termine, quando l’asiatico ha messo a segno uno yuko rivelatosi decisivo. A quel punto il 31enne atleta della Nazionale azzurra ha tentato in tutti i modi di piazzare la tecnica che gli avrebbe consentito il sorpasso (in caso di parità, infatti, prevale il karateka che ha sbloccato per primo il punteggio). Ma a 28 secondi dalla conclusione è arrivato un verdetto negativo quando Busà aveva chiesto la moviola per un waza-ari che gli avrebbe consentito di ribaltare la contesa: malgrado molti dubbi, i giudici hanno espresso un parere negativo e Asgari Ghoncheh si è poi difeso con esperienza negli istanti conclusivi, portando a casa la vittoria. La sconfitta non cancella un Mondiale da ricordare per Luigi Busà (in bacheca la sesta medaglia in sette partecipazioni iridate) che ha conquistato il terzo argento dopo due ori ed un bronzo per un secondo posto che consente al karateka di incamerare punti pesantissimi in ottica ranking mondiale, considerando che solo i primi quattro classificati accederanno direttamente alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.