"La città contro Sistema Siracusa", in piazza per dire "no" al malaffare

Un sit-in per dire “no” al malaffare e per rendere chiaro il proprio dissenso rispetto a quel “Sistema Siracusa” emerso nell’ambito di inchieste giudiziarie che vedono coinvolti imprenditori, professionisti, magistrati, accusati di avere gestito illecitamente negli ultimi anni affari milionari e pilotato inchieste. Davanti al Pantheon, dopo la lettera che il sindaco, Francesco Italia ha indirizzato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, si sono dati appuntamento i siracusani che non ci stanno e che sostengono la stessa posizione di dissenso rispetto all’eventuale decisione del giudice per le indagini preliminari di accettare i patteggiamenti richiesti da alcuni tra i protagonisti dell’inchiesta. Uno striscione a rendere chiaro il pensiero: “”La città contro Sistema Siracusa”. Persone indignate quelle che sono state presenti alla manifestazione silenziosa di ieri sera. Il sindaco, Francesco Italia ribadisce, come ha fatto nella lettera scritta nei giorni scorsi, il proprio “sconcerto per la piega che potrebbe prendere l’inchiesta della Procura di Messina”. Tra quanti hanno chiesto il patteggiamento, anche gli avvocati Giuseppe Calafiore e Piero Amore, che nell’ambito del Sistema Siracusa sarebbero tra gli attori principali. In piazza assessori, consiglieri, esponenti politici, sindacalisti, cittadini. Presente anche l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. La manifestazione di ieri sera precede l’udienza a Messina. Davanti al giudice comparirà anche il magistrato Giancarlo Longo, che secondo l’accusa avrebbe sostenuto gli affari portati avanti da Calafiore e Amara, specialmente a vantaggio del gruppo Frontino.