La morte di Lele Scieri, indagini verso la chiusura: super-perizia ed esame dei dna

Manca solo un atto per chiudere le indagini sulla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano trovato senza vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. La Procura della città toscana attende la super-perizia della professoressa Cattaneo, condotta sui resti del giovane siracusano riesumati un anno addietro dal cimitero di Noto. Le conclusioni degli inquirenti potrebbero quindi essere note anche prima della scadenza di giugno.
La consulenza affidata alla specialista di patologia forense dovrebbe permettere di individuare nuove lesioni non evidenziate da precedenti esami autoptici, in grado di confermare la pista dell’omicidio per cui si sta muovendo la magistratura pisana. Tre ex commilitoni di Scieri sono finiti sotto indagine: avrebbero percosso e costretto la recluta a scalare la torre di asciugatura dei paracadute. E dopo averne causato la caduta, lo avrebbero lasciato agonizzante determinandone la morte. Indagati per omicidio volontario in concorso sono Alessandro Panella di Cerveteri, Andrea Antico di Rimini e Luigi Zabara di Frosinone. Nel registro degli indagati c’è anche il il generale della Folgore in congedo Enrico Celentano, accusato di favoreggiamento e false informazioni al pm.
Procede spedita anche la parallela indagine condotta dalla Procura militare di Roma. Poco prima di Natale, anche il legale della famiglia Scieri, Alessandra Furnari, ha incontrato i magistrati che hanno messo sotto indagine i tre ex caporali per l’ipotesi di violenze a inferiore mediante omicidio in concorso. A Roma attendono l’esito dell’esame del loro dna con quello rinvenuto su una busta con un esposto anonimo sui fatti, recapitato all’epoca della morte di Scieri.