Lentini. 40 anni fa la Mafia uccideva Filadelfo Aparo: targa per il vice brigadiere-eroe

Quarant’anni fa l’assassinio del vice brigadiere Filadelfo Aparo. Questa mattina il poliziotto eroe è stato ricordato  con l’inaugurazione, nei locali del commissariato di Lentini, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e l’apposizione di una targa dedicata proprio ad Aparo.
Il suo assassinio, la mattina dell’11 gennaio 1979 a Palermo, fu una vendetta della mafia. Il sottufficiale, detto “segugio”, stretto collaboratore del Questore Boris Giuliano, anch’egli vittima di mafia, era infatti impegnato in delicate indagini mirate all’individuazione degli organigrammi di cosche palermitane interessate dalla rapida e sanguinosa ascesa nella leadership dei Corleonesi. Lasciò la moglie Maria e tre bambini, Vincenzo, Francesca e Maurizio. Le cronache ufficiali lo descrivono come un poliziotto integerrimo ed efficientissimo. La cerimonia di questa mattina è  iniziata con la deposizione di una corona al Cimitero di Lentini, dove il vice brigadiere è sepolto. In commissariato, oltre alle autorità civili e militari, hanno preso parte alla cerimonia i familiari di Aparo e rappresentanti di varie associazioni d’arma.