Lentini. Due minorenni terrorizzavano gli anziani con furti e rapine: smascherati dalla polizia

Prendevano di mira anziani ultra sessantacinquenni, vittime di furti e rapine. Gli agenti del commissariato di Lentini hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare a carico di due minori, ritenuti i responsabile di una serie di reati di questo tipo. La misura è stata emessa dal Tribunale per i Minorenni. Un’operazione coordinata dalla Procura per i minori. Si tratta di due diciottenni ma avrebbero commesso i reati quando erano ancora diciassettenni.
Le indagini costituiscono uno stralcio della comunicazione notizia di reato, formulata da personale del Commissariato di Lentini, relativa all’esecuzione dei 17 fermi emessi dalla DDA di Catania lo scorso aprile nell’ambito dell’operazione “Uragano”.
Uno dei due giovani, lo scorso febbraio, avrebbe commesso un futo aggravato in concorso con Francesco Pappalardo, lentinese di 32 anni, Salvatore Buremi, 26 anni e insieme all’altro minore. Dopo avere forzato la porta di ingresso, il giovane si sarebbe introdotti all’interno di un’officina, impossessandosi di utensili per un valore di 25 mila euro. Un’azione ritenuta propedeutica all’estorsione portata a termine da Maurizio Sambasile, lentinese di 43 anni, Pappalardo e Buremi. Sambasile avrebbe prospettato alla vittima la definitiva perdita dei beni sottratti se non avesse consegnato loro mille e 300 euro per la restituzione degli attrezzi.
S.V.N. è ritenuto invece responsabile, in concorso con Pappalardo, Buremi e Giuseppe Infuso, lentinese di 51 anni, di rapina aggravata poiché, nel febbraio 2016, per procurarsi un ingiusto profitto, con violenza e minaccia consistite nel fare ingresso all’interno dell’abitazione di un’ultrasessantacinquenne, fingendosi operai dell’Enel, avrebbero aggredito la vittima, spingendola per terra e minacciandola con un coltello, tentando di legarla con delle fascette di plastica, per impossessarsi del denaro custodito in casa. Il più giovane avrebbe fatto da “vedetta” per segnalare, dall’esterno, l’eventuale presenza di forze dell’ordine. Buremi avrebbe, invece, fatto da autista per la successiva fuga. Per il giovane anche l’accusa di furto aggravato in concorso di un’auto, una Fiat Panda, forzando la serratura della portiera.
È stato già rilevato dalla D.D.A. che i concorrenti nei reati di cui all’operazione “URAGANO” agivano al fine di agevolare l’attività del clan Nardo di Lentini. Oggi, durante l’esecuzione delle misure, nell’abitazione di S.S è stata rinvenuta anche cocaina, 10 grammi, suddivisa in dosi.