Libero Consorzio, il discorso programmatico del neo presidente Giansiracusa

Il neo presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, ha delineato i contorni programmatici del suo mandato con un discorso al Consiglio Provinciale. “La fiducia ricevuta va trasformata in azione concreta”, ha esordito, annunciando di aver sospeso ogni altro incarico fatta eccezione per quello di sindaco di Ferla, per dedicarsi totalmente a questa nuova sfida.
Nel cuore del progetto di Giansiracusa ci sono i sindaci: “La mia elezione è espressione della rappresentanza dei Comuni”, ha affermato, sottolineando come dopo anni di gestione commissariale il ritorno alla rappresentanza istituzionale debba tradursi in un’azione condivisa. L’obiettivo è ricostruire un legame operativo tra l’Ente e i territori, facendo dei sindaci i protagonisti attivi della nuova governance.
Giansiracusa ha ringraziato le forze politiche e civiche che hanno sostenuto la lista “Comuni al Centro”, sottolineando l’ampia trasversalità della coalizione. Ha rivolto un pensiero particolare a Francesco Italia e Giuseppe Carta, sottolineando il valore umano e politico dei legami costruiti lungo il percorso. Ha poi riconosciuto il ruolo positivo anche delle forze politiche di opposizione, come il PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia, affermando che “la democrazia vive di confronto e pluralità di visioni”.
Il Presidente ha chiarito di non voler assegnare deleghe immediate ai consiglieri. Prima occorre conoscere nel dettaglio le criticità dell’Ente, le progettualità in corso e la situazione organizzativa. In queste prime due settimane ha intanto incontrato dipendenti, dirigenti e autorità locali, iniziando a costruire un percorso fondato su conoscenza diretta, ascolto e collaborazione.
Entro giugno sarà istituito un tavolo permanente con sindacati, associazioni datoriali, ordini professionali, terzo settore e mondo della cultura. Obiettivo: costruire un Piano Strategico Territoriale che non sia un “libro dei sogni”, ma una mappa concreta delle priorità, dalle emergenze finanziarie alla viabilità, passando per la sanità e l’ambiente. Una governance partecipata, inclusiva e orientata ai risultati.
Tra i simboli forti del nuovo corso, la volontà di “ri-abitare” il Libero Consorzio, restituendo anima e funzione a luoghi per troppo tempo svuotati. L’obiettivo è che l’Ente torni a essere riconosciuto come casa dei Comuni, uno spazio vivo e partecipato, dove ogni cittadino possa sentirsi accolto.
“Ricostruire, ripartire, rilanciare, rigenerare”, così Giansiracusa ha sintetizzato il suo programma in quattro verbi chiave. “Non ci limiteremo alla gestione ordinaria. Costruiremo basi solide per un futuro più efficiente e vicino ai cittadini”, ha quindi aggiunto fissando il 2027 come termine del proprio mandato, coincidente con la fine del suo ruolo di sindaco. Fino ad allora, l’ambizione è quella di traghettare l’Ente verso una piena normalizzazione, ricostruendo fiducia, efficienza e centralità istituzionale.