L’inchiesta sulla sanità, si autosospende il direttore generale Caltagirone

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone si autosospende con effetto immediato dalle funzioni e dalla retribuzione. Lo annuncia attraverso una nota, indirizzata innanzitutto al presidente della Regione, Renato Schifani e all’Assessorato regionale della Salute. Il general manager dell’azienda sanitaria provinciale figura tra i 18 indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo, che avrebbe ricostruito una rete di favori,assunzioni promesse e appalti ‘pilotati’ e nell’ambito della quale rientra la richiesta di arresto per Totò Cuffaro e Saverio Romano. Indagati anche alcuni funzionari dell’Asp siracusana. Queste le parole con cui Caltagirone interviene sulla vicenda ed annuncia l’autosospensione dall’incarico e dalle retribuzioni connesse. “Avendo avuto conoscenza del procedimento penale promosso, tra gli altri, anche a carico del sottoscritto- spiega il general manager dell’Asp- al fine di assicurare la trasparenza ed il corretto andamento dell’Ufficio e delle Funzioni connesse all’incarico di direttore generale dell’Asp di Siracusa conferitomi, e pur considerata la mia estraneità ai fatti contestati e l’assoluta legittimità e/o liceità del mio operato nell’esercizio delle mie funzioni dirigenziali, per ogni effetto di legge e di contratto comunico l’immediata autosospensione dalle funzioni e dalla retribuzione di direttore generale dell’Asp di Siracusa a tempo indeterminato, comunque entro e nel rispetto dei limiti e dei termini di cui all’art. 20 L.R. 5/2009, a tutela del buon andamento dell’Ufficio e delle Funzioni connesse all’incarico direttivo nonché della trasparenza ed efficienza della Pubblica Amministrazione”.